Denise Pipitone, un’informatrice parla a Ore 14: l’intervista esclusiva
Un'informatrice ha raccontato la testimonianza di Susanna, la donna egiziana, ai microfoni di Ore 14. Per lei era una donna molto attendibile
Un’informatrice ha confermato la versione della donna egiziana sul caso di Denise Pipitone. Si tratta di una donna che ha parlato ai microfoni della trasmissione televisiva Ore 14 e che conosceva molto bene Susanna.
Era riuscita a farsi confidare (dalla ragazza kosovara) che la bimba era figlia di Shakira. Susanna che vedeva in paese Shakira, ma lei non aveva mai avuto a che fare con Shakira, aveva detto ‘Sapessi com’è brutta Shakira’ e l’ha soprannominata faccia di maiale. Perché poi quando è uscita la foto di Milano, lei ha riconosciuto Shakira.
L’informatrice ha poi spiegato che spesso la comunità kosovara partiva per andare a Bergamo perché probabilmente avevano partenti lì. Susanna, secondo la sua conoscente, era una donna molto intelligente, per questo avrebbe deciso di andare dai Carabinieri e raccontare di quelle foto che aveva visto sul telefono della ragazza che faceva pulizie a casa sua.
Quando l’inviata le ha domandato se riteneva la donna egiziana una persona attendibile, la donna ha risposto con un “Si” molto convito.
Purtroppo oggi Susanna è deceduta, ma diverso tempo fa ha parlato e confermato la sua versione ai microfoni della trasmissione di Milo Infante.
C’era una bambina che parlava italiano, che somigliava alla piccola Denise Pipitone e alla Danas del video della guardia giurata. Eppure nessuno, nel 2005, approfondì quella pista. Le intercettazioni, parlate in dialetto kosovaro, non vennero mai comprese e dopo un’irruzione ad un matrimonio, che non portò a nulla, la pista della Valtellina cadde nel vuoto.
La ragazza kosovara, indicata dalla donna egiziana, non è mai stata, in 18 anni, cercata e ascoltata. Nessuno ha ritenuto opportuno cercare quel cellulare e visionare le immagini. E questo è ciò che fa più rabbia.
Gijlia, questo il suo nome, è stata rintracciata da Ore 14, ma oggi nega le parole della donna egiziana. Ha raccontato di aver lavorato per lei per poco tempo, era una donna che beveva sempre. Lei non ha mai fotografato nessuna bambina, anzi all’epoca non aveva nemmeno un telefono che scattava fotografie.
Qual è la verità? Esisteva davvero una bambina nella comunità kosovara che somigliava a Denise Pipitone e che parlava un italiano perfetto? E perché, visto il clamore mediatico del video di Milano, quella donna non si è mai presentata per dire di essere lei quella ripresa da Felice Grieco, per mettere finalmente un punto alla storia di Danas? La famiglia della piccola Denise Pipitone spera di poter trovare presto delle risposte.