Denise Pipitone, terza puntata: le parole di Kevin sulla mamma Piera Maggio
È stata trasmessa la terza puntata della docuserie su Denise Pipitone, la bimba scomparsa a Mazara del Vallo il 1 settembre del 2004
Durante la terza puntata della docuserie dedicata alla scomparsa della piccola Denise Pipitone, è tornato a parlare il fratello Kevin. L’uomo, che ai tempi del rapimento era soltanto un bambino, ha voluto aprirsi sulla sua mamma Piera Maggio.
Piera è una mamma coraggio che da 17 anni lotta per scoprire la verità. Se inizialmente il suo primogenito non riusciva ad accettare la presenza di Piero Pulizzi nelle loro vite, oggi è felice di vederlo accanto a sua madre.
Mamma è una donna molto forte, ma lui riesce sempre a starle dietro, a risolvere i problemi e questo non è facile. Se mi ricordo di mia mamma all’inizio delle indagini, all’inizio del sequestro di Denise, la vedo molto come una persona deperita, stanca, martoriata. Si vedeva, si vedeva proprio. Negli anni si è quasi creata una corazza, fondamentalmente la gente la vede sempre apparire perché ha questo orgoglio da vendere.
Con le sue parole, il fratello della piccola Denise Pipitone ha voluto dire che le persone ormai vedono Piera Maggio come una guerriera, una roccia che non si abbatte mai.
In realtà la sua mamma soffre e piange, ma non la da vinta a nessuno. Soprattutto quando le persone si permettono di giudicare e dire cose che non dovrebbero, davanti alla scomparsa di una bambina di soli 4 anni che oggi potrebbe essere un’adolescente di 21 anni, con una vita che qualcun altro ha scelto per lei.
Mamma cercava forse di non farmi illudere anche se secondo me in cuor suo ci ha sempre sperato.
Il ragazzo ha ricordato di quella volta che dopo una segnalazione hanno incontrato una bambina. Piera Maggio in fondo ci sperava, aveva portato con se una bambola. Una bambola che alla fine ha regalato a quella piccolina che non era la sua Denise.
Nella terza puntata della docuserie si è parlato anche di Battista della Chiave, l’anziano sordomuto che raccontò di aver visto un certo “Peppe” con in braccio la bambina. Purtroppo l’uomo non conosceva bene la lingua dei segni e alla fine la sua testimonianza venne considerata inattendibile. E si è parlato di Anna Corona e le figlie, Jessica e Alice Pulizzi. Delle intercettazioni e delle indagini.
Il regista ha mostrato 17 anni di immagini, giornali, filmati televisivi e i conflitti tra le due parti. La famiglia di Anna Corona e quella di Piera Maggio.