Dolore e commozione al funerale della piccola Giulia, uccisa dal pitbull ad Acerra: lo strazio fuori dalla chiesa
Funerali privati per Giulia, la bimba di 9 mesi uccisa dal pitbull di famiglia ad Acerra, mentre il padre dormiva. Indagini in corso per omicidio colposo e il papà è indagato.
Oggi, ad Acerra, in provincia di Napoli, si sono svolti i funerali della piccola Giulia, una bambina di soli nove mesi tragicamente deceduta a causa di un attacco del pitbull di famiglia. L’incidente è avvenuto mentre il padre della bimba dormiva e la madre era al lavoro. La famiglia ha scelto di mantenere i funerali in forma strettamente privata, e il legale ha richiesto rispetto per la loro privacy in questo momento difficile. L’avvocato Montano ha spiegato che la famiglia si trova in uno stato di grande confusione e dolore, chiedendo di non essere pressata durante il giorno dell’ultimo saluto alla piccola Giulia.
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Funerali a porte chiuse
I funerali si sono tenuti a porte chiuse, come richiesto dalla famiglia. I familiari, che avevano precedentemente chiesto di mantenere un basso profilo durante la giornata di lutto, hanno deciso di anticipare la cerimonia, circondandosi di pochi intimi presso il Duomo di Acerra. Durante il rito funebre, amici e familiari hanno liberato decine di palloncini a forma di coroncina del santo rosario in onore della piccola. Il carro funebre è uscito dal retro del Duomo, seguito dall’auto con i genitori, che sono stati protetti dagli sguardi dei giornalisti da amici che hanno cercato di coprire i finestrini.
Il parroco: ripartite dal vostro amore
Durante la celebrazione, don Gustavo Arbellino, vice parroco della Cattedrale di Acerra, si è rivolto ai genitori di Giulia con parole di conforto. Ha sottolineato l’importanza di affidare la piccola alla Madonna e ha esortato i genitori a ripartire dall’amore che hanno ricevuto dalla loro meravigliosa figlia. È significativo che la piccola fosse stata battezzata proprio in quel Duomo solo pochi mesi prima. La cerimonia è stata riservata a familiari e amici stretti, tra cui il sindaco Tito d’Errico, che ha espresso le sue condoglianze a nome della comunità. I genitori hanno ascoltato attentamente le parole del sacerdote accanto alla bara bianca, senza distogliere lo sguardo dal feretro, mentre i nonni e bisnonni della bimba erano presenti nei pressi.
Don Gustavo ha ulteriormente evidenziato che, se le pietre della cattedrale potessero parlare, racconterebbero la vita gioiosa di Angela, che era cresciuta come ministrante nel Duomo. Ha invitato tutti a non chiedersi il perché della tragedia, ma a consegnare la piccola alla custodia del Signore, incoraggiando i genitori a sostenersi a vicenda in questo momento difficile.
L’autopsia
Mercoledì 19 febbraio, l’autopsia sul corpo della piccola Giulia è stata eseguita su disposizione della Procura di Nola, che ha avviato un’inchiesta per omicidio colposo. Le prime informazioni indicano che la bambina è stata morsa più volte dal cane e che la causa del decesso sarebbe stata una rottura del collo. Sono in corso ulteriori accertamenti sul pitbull, che attualmente è sotto la custodia dell’ASL Napoli 2 Veterinaria. Dai primi esami non sono state riscontrate tracce ematiche nella bocca dell’animale, ma si attendono risultati da analisi più approfondite.
Il papà indagato
Attualmente, il padre della bimba, un giovane di 25 anni, è indagato a piede libero. La sua positività ai cannabinoidi, in particolare all’hashish, è emersa durante le indagini. Secondo quanto riferito agli agenti del commissariato di polizia di Acerra, il giovane si era addormentato sul letto accanto alla figlia e ha scoperto l’accaduto solo poco prima di mezzanotte, quando ha tentato di portare la bambina al pronto soccorso della clinica Villa dei Fiori, dove è arrivata già priva di vita.