Domenico Bandieramonte, ucciso a 4 anni da un batterio: la Procura di Messina apre un’inchiesta
Saranno soltanto le indagini della Procura di Messina a stabilire le responsabilità dell'ospedale sulla morte di Domenico Bandieramonte
La Procura di Messina ha aperto un’inchiesta per la morte del piccolo Domenico Bandieramonte. A soli 4 anni, dopo giorni di agonia, è morto all’ospedale di Taormina, dopo aver contratto il batterio enterococco.
La sua mamma, Ambra Cucina, ha denunciato la vicenda. È certa che il suo bambino sia stato colpito dal batterio killer per colpa di un sondino che i medici gli hanno infilato in gola.
Da quel preciso momento, secondo il racconto della donna, le condizioni di Domenico sono peggiorate. L’enterococco ha attaccato tutti i suoi organi, è stato colpito da 3 arresti cardiaci e da un edema cerebrale.
I suoi genitori lo avevano portato al pronto soccorso per un semplice disturbo intestinale, ma il piccolo non è più tornato a casa. Si è spento per sempre a soli 4 anni, senza nemmeno la mano della sua mamma. Ambra Cucina ha denunciato anche il fatto che non le è stato permesso di vederlo.
La Procura di Messina sta indagando sulla vicenda. Bisognerà capire come Domenico Bandiermonte abbia contratto l’aggressivo batterio. La responsabilità dell’ospedale verrà stabilita dalle indagini, come ha spiegato lo stesso legale che assiste i due genitori, devastati dalla perdita.
Dall’ospedale di Catania, è stato portato a quello di Messina. Alla fine, il bambino è morto dopo il trasferimento all’ospedale di Taormina, dove gli è stato diagnosticato l’enterococco.
Domenico Bandieramonte: le parole di Ruggero Razza
Anche l’assessore regionale alla Salute, Ruggero Razza, è intervenuto dopo la tragedia. Ha annunciato una commissione d’inchiesta per far luce sulle cause della morte del bimbo di 4 anni. Ecco le sue parole in una nota:
Sono personalmente addolorato per la morte del piccolo Domenico. È una notizia che mi sconvolge come amministratore, come uomo e come padre. Su mia disposizione il direttore sanitario dell’ospedale San Marco, Antonio Lazzara, ha già istituito una commissione di indagine interna composta dai direttori delle Unità di Malattie infettive, Chirurgia pediatrica e dalla Direzione medica di presidio ospedaliero. Sono certo che la magistratura farà chiarezza su quanto avvenuto ma, nel frattempo, è importante capire se tutte le procedure sono state svolte in modo corretto. Voglio esprimere la vicinanza dell’intera Regione Siciliana alla famiglia e a tutti i medici del nosocomio che, ogni giorno, lavorano con serietà e abnegazione.
Ambra Cucina chiede giustizia e verità, suo figlio stava bene ed è certa che abbia contratto il batterio per colpa di quel sondino.