Donna accoltellata a Ladispoli si sveglia dal coma e chiede come sta la figlia
La mamma non vede l'ora di riabbracciare la figlia
La donna accoltellata Ladispoli si sveglia dal coma e subito chiede quali sono le condizioni di salute della figlia di 16 anni che l’ha difesa dall’aggressione del marito. Non vede l’ora di riabbracciare la ragazza che è riuscita a mettersi in salvo scappando dai vicini di casa che l’hanno soccorsa e hanno lanciato l’allarme.
Dopo due settimane di coma farmacologico, Silvia Antoniozzi si è svegliata. La donna di 47 anni è stata accoltellata il 21 aprile scorso a Ladispoli dal marito. Difesa dalla figlia, si è finalmente risvegliata, chiedendo come sta la ragazza, anche lei ferita gravemente dal padre.
Voglio abbracciarla, vederla di persona, l’ultimo ricordo che ho di quella mattina è la sua immagine, il suo corpo che si frapponeva tra il mio e quello del mio ex marito, è stata lei a farmi da scudo e a impedire che mi ammazzasse.
Queste le sue prime parole quando si è svegliata nel letto della Rianimazione dell’ospedale San Camillo di Roma.
Se sono viva è grazie a lei, al mio angelo, ma anche a questi medici e sanitari che hanno fatto un vero miracolo per strapparmi alla morte.
La donna si è svegliata e ha chiamato la figlia che si trova ricoverata all’ospedale pediatrico Bambino Gesù di Palidoro. Anche lei sta meglio, anche se di persona non si sono ancora viste. Gli operatori hanno cercato di fare almeno una videochiamata prima di riabbracciarsi.
Donna accoltellata a Ladispoli si sveglia dal coma e chiede subito della figlia gravemente ferita
Silvia ha ricominciato a camminare, come faceva una volta, ma stavolta lungo il corridoio dell’ospedale. Un nuovo inizio per lei dopo l’aggressione:
Ero una grande camminatrice, camminavo anche due ore al giorno e tornerò a farlo.
Speriamo che presto possa riabbracciare la figlia, che all’arrivo dei soccorsi dopo l’accoltellamento avrebbe detto:
Salvate solo la mamma, lui no.