Dramma sull’autostrada A1: tre tir si scontrano e un uomo di 64 anni perde la vita sul colpo
Tre tir coinvolti in un maxi tamponamento a Calenzano, sulla A1: un uomo di 64 anni ha perso la vita
Gravissimo incidente nella notte sull’Autostrada A1 che collega Milano a Napoli, al km 279, nei pressi di Calenzano, in provincia di Firenze. Tre mezzi pesanti si sarebbero scontrati e uno dei tre camionisti, un uomo di 64 anni, ha purtroppo perso la vita. Soccorsi e trasportati in ospedale gli altri due conducenti, che fortunatamente non sono in pericolo di vita.
Ancora un drammatico incidente stradale sulla A1, l’arteria autostradale che collega Milano a Napoli e attraversa in lungo tutta l’Italia. Lo schianto sarebbe avvenuto intorno al km 279, nei pressi dell’uscita di Calenzano, in provincia di Firenze.
I veicoli in questione, tre mezzi pesanti, sarebbero rimasti coinvolti in un maxi tamponamento. Sul posto sono intervenuti per primi gli agenti della Polizia stradale e i soccorritori medici a bordo delle ambulanze e delle auto mediche.
Destini diversi per i tre conducenti dei tir. Due di loro, due ragazzi di 31 e 25 anni, sono rimasti sì feriti, ma solo in maniera lieve. Trasportati in ospedale in codice giallo, la loro vita non è mai stata in pericolo. Per il terzo, invece, purtroppo non c’è stato nulla da fare. Si tratta di un uomo di 64 anni che probabilmente è morto sul colpo nello schianto.
Sul posto sono arrivate anche due squadre dei Vigili del Fuoco, da Firenze e da Calenzano, che si sono occupate di mettere in sicurezza l’intera area e gestire le operazioni di rimozione dei tre veicoli. Inevitabili i disagi alla viabilità, con code di svariati km che sono andate avanti per diverse ore.
LEGGI ANCHE: Un altro incidente stradale mortale era avvenuto nella tarda mattinata di ieri a Esine, sulla strada Statale 42, nel bresciano. L’auto su cui viaggiava un ragazzo di 23 anni si è scontrata frontalmente con un tir e per lui non c’è stato nulla da fare. Il giovane, residente a Reggio Emilia ma di origini marocchine, si chiamava Mahmoud Bel Mziouka ed era diretto a Breno per motivi di lavoro.