Dusan Tadic, attaccante dell’Ajax, aggredito da tre rapinatori
Tre malviventi hanno inseguito e raggiunto Dusan Tadic: l'attaccante serbo, con grande coraggio, li ha picchiati e respinti
Si allunga la lista dei calciatori che, negli ultimi anni, hanno subito furti e percosse da parte di malintenzionati. L’ultimo ad aggiungersi, proprio in questi giorni, è stato Dusan Tadic. L’attaccante serbo dell’Ajax è stato raggiunto e minacciato da tre uomini che avevano l’intento di rapinarlo. Con grande coraggio, il campione è riuscito a respingere l’attacco e allontanarli.
Mauro Icardi, Mario Balotelli, Stefano Sensi, Paul Pogba. Ma anche Salvatore Sirigu, Arturo Vidal, Luca Toni e Marco Verratti. Questi sono solo alcuni dei calciatori, stelle dello sport internazionale, che negli ultimi anni hanno vissuto attimi di paura quando dei malintenzionati li hanno avvicinati con l’obiettivo di rubare loro o offenderli.
L’ultimo ad entrare, suo malgrado, in questa lista è stato l’attaccante serbo dell’Ajax Dusan Tadic.
Per Tadic è un periodo abbastanza nero sotto questo punto di vista. Solo qualche settimana fa, infatti, il campione era stato avvicinato e picchiato selvaggiamente da due persone, riportando anche delle contusioni.
In questi giorni, il 33enne ha dovuto fare di nuovo i conti con dei malintenzionati. A raccontarlo, ai giornalisti del quotidiano olandese De Telegraf, ci ha pensato proprio il diretto interessato.
Il racconto di Dusan Tadic
Il calciatore ha raccontato che quella sera era andato a cena con un suo amico e, ad una certa ora, stava tornando a casa sua da solo, con la sua auto.
Hanno messo un localizzatore sotto la mia macchina in modo che potessero seguirmi. Quando sono arrivato a casa, due uomini hanno cercato di aggredirmi. Poi ho fatto uno sprint di 400 metri. Indossavo un abito e scarpe formali ed ero più veloce di loro.
Per raggiungerlo, ha continuato poi Tadic, i malviventi sono saliti sul loro scooter e lo hanno inseguito.
Dopo è scoppiata una rissa, ho sferrato alcuni pugni. Mi sono spostato a destra e a sinistra per separare i due che mi hanno permesso di dare un paio di pugni al loro leader. Un altro poi mi ha afferrato da dietro alla gola ma l’ho colpito con una gomitata. Dopo ho fatto un altro sprint ed è allora che li ho persi
Insomma, tutto alla fine si è risolto per il meglio e il campione è riuscito a respingere l’attacco. Tuttavia, riconosce il rischio che ha corso.