È morta Mara Malavenda
Si è spenta a 79 anni Mara Malavenda, storica sindacalista, ex parlamentare e cofondatrice dello Slai Cobas
Si è spenta ieri, domenica 8 settembre nella sua casa a Bagnoli, in provincia di Napoli, Mara Malavenda, ex parlamentare e storica sindacalista cofondatrice dello Slai Cobas.
Le esequie si svolgeranno nella mattinata di martedì 10 settembre nella chiesa Maria Santissima Desolata in via Maiuri a Bagnoli.
L’esperienza di Mara Malavenda con Rifondazione Comunista
La figura di Mara Malavenda è indissolubilmente legata alle lotte operaie nel napoletano e alle sue battaglie contro il monopolio dei sindacati confederali di Cgil, Cisl e Uil.
Verso la metà degli anni ’90, Malavenda fu eletta come indipendente nelle liste di Rifondazione comunista, salvo poi essere espulsa dal gruppo politico a causa della sua opposizione all’avvento del governo Prodi. Decise di negargli la fiducia, entrando successivamente nel gruppo misto come leader e fondatrice dei Cobas per l’autorganizzazione.
“Una compagna che sbaglia”, la definì in quel frangente Fausto Bertinotti, allora segretario del Prc.
In occasione delle Europee del 1999, il suo neo partito fu presente nella sola circoscrizione dell’Italia centrale, ottenendo poco più di 4 mila voti. Lei fu la rappresentante più votata, con 371 preferenze.
Il suo nome è legato inoltre ad importanti proteste avanzate in Parlamento. Per anni, ha detenuto il record di emendamenti presentati alla Camera: nel 1998, infatti, se ne contano oltre 170mila da parte dei Cobas.
Il ricordo di Vittorio Granillo
A dare la triste notizia della scomparsa di Mara Malavenda è stato Vittorio Granillo, esponente dell’esecutivo nazionale del sindacato di base, cofondatore insieme alla sindacalista dello Slai Cobas.
Questo il suo messaggio di cordoglio:
“Chi come Mara ha lottato per cambiare le regole non muore. Lei ha rotto il monopolio dei sindacati confederali, e ha lottato affinché nella Fiat a Pomigliano le donne avessero gli stessi diritti degli uomini. Ha fatto tante battaglie, e negli ultimi anni grazie alla sua caparbietà abbiamo anche ottenuto sentenze che hanno portato il diritto europeo in fabbrica. Una sindacalista che ha speso la sua vita per le lotte operaie, e che quindi vivrà per sempre nello spirito di chi resta”.