È morto Fulco Pratesi, situazione precipitata nella notte

Fulco Pratesi, fondatore del Wwf Italia e pionere dell'ambientalismo, è scomparso all'età di 90 anni, lasciando un'eredità duratura nella cultura ecologica del Paese.

Fulco Pratesi, figura centrale per la tutela ambientale in Italia e fondatore del WWF Italia, è deceduto all’età di 90 anni. La notizia è stata comunicata dal WWF, che ha espresso il suo dolore e incredulità nel constatare la scomparsa di un uomo che ha dedicato la sua vita alla causa ambientale. Pratesi era stato ricoverato recentemente con la speranza di un recupero, ma le sue condizioni di salute si sono rapidamente deteriorate, portando alla sua morte nella notte del 1 marzo.

Il peggioramento delle condizioni di salute

Fulco Pratesi è venuto a mancare improvvisamente nella notte, all’interno dell’ospedale dove era stato ricoverato. Le sue condizioni di salute avevano subito un rapido peggioramento, culminando in un epilogo triste e inaspettato. Il WWF ha commentato la sua scomparsa con parole di affetto e riconoscimento per l’impatto significativo che Pratesi ha avuto sulla vita di molti, non solo all’interno dell’organizzazione, ma anche nel contesto più ampio dell’ambientalismo in Italia. L’ente ha sottolineato l’importanza di continuare il lavoro che Pratesi ha iniziato, proteggendo le conquiste fatte nel corso degli anni e immaginando nuove sfide da affrontare insieme.

Una vita dedicata all’ambiente

Fulco Pratesi è nato a Roma il 6 settembre 1934. Fin dalla giovane età mostrava una grande passione per gli animali e per l’arte del disegno. Tuttavia, la sua vita ha preso una direzione decisiva a 29 anni, quando ebbe un incontro che cambiò per sempre il suo percorso: “La mia seconda vita è iniziata con un’orsa. Era il settembre del 1963, mi trovavo nelle foreste della Turchia”. Questo evento lo ha segnato profondamente, portandolo a riflettere sull’importanza della natura e sul ruolo distruttivo dell’uomo. In occasione del suo novantesimo compleanno, ha ribadito che la natura è essenziale per la nostra esistenza e per il futuro del pianeta.

Il contributo di Pratesi è stato cruciale per lo sviluppo di una cultura ecologica in Italia. Ha pubblicato numerosi libri, il primo dei quali è stato “I cavalieri della grande laguna”, dedicato al Cavaliere d’Italia, simbolo dell’Oasi di Orbetello. Inoltre, ha scritto articoli e reportage per importanti testate giornalistiche, come il Corriere della Sera e l’Espresso. È stato anche direttore della rivista Panda, pubblicazione storica del WWF, che ha iniziato come bollettino nel 1966. Negli anni ’80, con la rubrica “Ecologia domestica” su La Nuova Ecologia, ha introdotto il tema della sostenibilità nella vita quotidiana, un argomento che è diventato il suo vero cavallo di battaglia.

Pratesi ha anche creato “Salva Natura”, il primo manuale di ecologia per ragazzi, pubblicato negli anni ’70, che affrontava questioni di grande attualità. Ha diretto per diversi anni “L’Orsa”, il primo mensile dedicato a far conoscere la natura ai bambini. I suoi disegni distintivi hanno permesso a molte generazioni di avvicinarsi e amare il mondo naturale e gli animali. Il suo lascito è una testimonianza di impegno e dedizione alla causa ambientale, un’eredità che continuerà a vivere attraverso il lavoro di chi ha seguito le sue orme.