È morto Mimmo Lucà

Mimmo Lucà, storico leader dei Cristiano sociali e deputato dal 1993 al 2013, è morto a Torino a 71 anni dopo una breve malattia, lasciando un'importante eredità politica e sociale

Il 13 febbraio 2025, il mondo politico italiano ha subito una grave perdita con la morte di Mimmo Lucà, ex deputato e storico leader dei Cristiano sociali. Lucà è deceduto a Torino dopo aver combattuto una breve malattia. Aveva 71 anni e la notizia della sua scomparsa è stata comunicata dalla sua famiglia. La sua carriera politica, durata oltre due decenni, lo ha reso una figura di riferimento per molti, contribuendo significativamente al panorama politico italiano.

Il percorso politico di Mimmo Lucà

Mimmo Lucà ha iniziato la sua carriera politica nei primi anni Novanta, un periodo di grande fermento per la sinistra italiana. È stato uno dei fondatori del movimento dei Cristiano sociali, nel 1993, insieme a figure come Ermanno Gorrieri e Pierre Carniti. Questa formazione politica si è distinta per l’integrazione dei valori cristiani con le istanze sociali e progressiste. Lucà è stato il leader di questo movimento, che ha cercato di rappresentare una sinistra più inclusiva e sensibile alle problematiche sociali.

Nel corso della sua carriera, Lucà ha aderito a diverse formazioni politiche, passando dai Cristiano sociali ai Progressisti, per poi unirsi all’Ulivo e ai Democratici di Sinistra. La sua esperienza parlamentare si è estesa su cinque legislature, dal 1994 fino al 2013, durante le quali ha lavorato per costruire coalizioni progressiste e sostenere figure chiave come Romano Prodi. La sua attività in Parlamento ha incluso ruoli significativi, come vicepresidente dei deputati dei Democratici di Sinistra e presidente della commissione Affari sociali.

Contributi e Legacy

Durante la sua lunga carriera, Lucà si è dedicato attivamente al sociale, collaborando con le Acli di Torino, dove ha ricoperto i ruoli di presidente e vicepresidente nazionale. Il suo impegno per le politiche sociali è stato un filo conduttore della sua attività politica. Nel 1998, ha co-fondato i Democratici di Sinistra, un passo cruciale nel consolidamento della sinistra italiana post-anni Novanta. Dopo la sconfitta elettorale del 2001, ha continuato a esercitare un ruolo di leadership all’interno del partito, sostenendo Piero Fassino e rimanendo coinvolto nella segreteria nazionale.

Nel 2003, Lucà è stato eletto coordinatore dei Cristiano sociali, mantenendo la sua posizione fino allo scioglimento del movimento nel 2017. Anche dopo la chiusura della sua formazione politica, Lucà ha continuato a promuovere i valori in cui credeva, esprimendo nel suo libro ‘Da credenti nella sinistra’ la volontà di proseguire l’impegno per la giustizia sociale e l’uguaglianza. La sua visione di una sinistra che dialoga con i valori cristiani rimarrà un’importante eredità nel panorama politico italiano.

Impatto e riconoscimenti

La figura di Mimmo Lucà è stata caratterizzata da un forte impegno verso le questioni sociali e dai valori della solidarietà. Ha lavorato instancabilmente per creare un ponte tra il mondo politico e le esigenze della società civile. La sua capacità di unire diversi gruppi e di promuovere il dialogo tra le diverse anime della sinistra ha rappresentato un elemento fondamentale della sua carriera. Lucà è stato anche un attivo sostenitore dell’Alleanza per la tutela della non Autosufficienza, contribuendo a dare voce a chi si trova in situazioni di fragilità.

La sua morte segna la fine di un’era per molti che hanno condiviso con lui ideali e battaglie politiche. La sua eredità continuerà a influenzare il dibattito politico italiano, in quanto rappresentava una visione di una sinistra inclusiva e impegnata nel sociale. Il ricordo di Mimmo Lucà vive attraverso il lavoro di coloro che continuano a perseguire i valori di giustizia, uguaglianza e solidarietà che lui ha sempre sostenuto con passione e determinazione.