Cos’è l’effetto Ikea?
Avete mai sentito parlare dell'effetto Ikea? Ecco di che cosa si tratta e cosa si è detto in merito.
Avete mai sentito parlare dell’Effetto Ikea? Si tratta di un processo mentale davvero molto particolare, che viene spiegato alla perfezione all’interno di un libro uscito anche in Italia e scritto da Dan Ariely, professore di Psicologia ed Economia Comportamentale alla Duke University. Nel libro, semplicemente intitolato “Perché“, si parla di Ikea, di esperimenti con i Lego, di episodi personali che ci aiutano a capire come aumentare la motivazione.
Perché, edito da ROI Edizioni in Italia, approfondisce gli argomenti presentati in un TED Talk nel quale si parlava di motivazione personale. Il tema viene espresso con verve, con ricerche di economia comportamentale e molto altro ancora. L’effetto Ikea è assolutamente ben spiegato. E non vi nascondete, perché colpisce ognuno di noi.
Effetto Ikea
Chi ama i mobili Ikea non ama solo il prezzo basso e il design moderno. Ammettiamolo, ci piace montarci i mobili da soli. Perché l’azienda svedese ha saputo cogliere al balzo un aspetto che riguarda ognuno di noi. Ci piace fare le cose da soli. L’idea è diabolica: vendere dei mobili componibili, dotati di tutto il necessario per poter fare tutto da soli a casa. Volete mettere la soddisfazione di montarsi da soli cucina e camera da letto?
Assemblare i mobili Ikea è facile. Ma richiede comunque tempo e fatica. Certo, c’è chi adora le istruzioni allegate ai mobili da montare, ma non sempre sono così chiare. Capita di montare male i pezzi, di avanzare viti o di fare un pasticcio. Ma la sfida viene solitamente accolta da tutti perché sappiamo quanto siamo gradificati dal risultato finale.
Alla fine il senso di soddisfazione strano e inatteso. Verso quel mobile proviamo uno strano affetto, che non proviamo per altri già presenti in casa. Ebbene, questo è proprio l’effetto Ikea, “un processo mentale che si verifica quando si dimostra un particolare attaccamento ad un oggetto per il solo fatto che lo hai realizzato personalmente”. Le creazioni fatte di noi, diventano parte di noi e della nostra identità.
Questo aumenta la motivazione e la fiducia in noi stessi.
Quando lavoriamo di più, e investiamo un po’ di tempo e impegno aggiuntivi, percepiamo un maggiore senso di titolarità e pertanto godiamo maggiormente dei frutti dei nostri sforzi.
Chiaro, no?