Egitto, l’avvocato in diretta: “violare le donne che si vestono poco è un dovere nazionale”
Questo è un discorso molto delicato, che in Italia sta prendendo sempre più vigore. Pare infatti che la questione stupro e molestie sessuali, stia finalmente acquisendo la giusta importanza, anche se in alcune zone, per lo più al sud, persistono ancora credenze e tradizioni che vedono la donna sottomessa. Fortunatamente però sono piccoli focolai che sembra stiano svanendo con il tempo.
Purtroppo però nel mondo vi sono ancora molti luoghi dove la donna è considerata inferiore e deve sottomettersi alle regole di una “società” profondamente maschilista, spinta da credenze religiose e culturali. Ad esempio nei Paesi Arabi e Africani, questo abuso persiste incessantemente ed è ben radicato nella cultura. Vi sono posti, dove lo stupro non solo è ammesso, ma è addirittura una condanna secondo la legislazione. Si avete capito bene, una donna può essere condannata ad essere stuprata, per legge, se viene giudicata colpevole.
In Egitto però è successo qualcosa che ha fatto il giro del mondo. Questo paese si era un po’ avvicinato alla cultura occidentale, eliminando gli abusi dalle condanne. Questo più che altro a causa della grande affluenza di turisti occidentali, ma negli ultimi tempi, sembra aver fatto nuovamente passi indietro.
Un avvocato, di nome Nabih al-Wahsh, in diretta tv nazionale, la Al-Assema, ha espresso un giudizio terribile:
“Si può essere felice quando vedi una ragazza che cammina per la strada con metà del copro in mostra? Tu dici che dobbiamo proteggere le nostre donne, ma io dico che quando una ragazza cammina come questa è un dovere patriottico molestarla sessualmente, e un dovere nazionale violentarla“
L’avvocato, molto infastidito dalla cultura occidentale si è pronunciato con queste parole, parole che hanno fatto il giro del mondo e che hanno portato rabbia e disdegno. Purtroppo c’è ancora molto lavoro da fare nel mondo e vedere che queste parole vengono pronunciate da uomini in vista con una posizione di potere è davvero sconfortante.