Emanuele Compagno, avvocato di Filippo Turetta, criticato per un vecchio post sulle donne

L'avvocato d'ufficio Emanuele Compagno che si occupa di difendere Filippo Turetta è in queste ore criticato per dei post pubblicati sui social contro le donne

Il legale d’ufficio Emanuele Compagno, avvocato di Filippo Turetta, accusato di aver tolto la vita all’ex fidanzata Giulia Cecchettin, premeditando un piano preciso nei minimi particolari, è al centro di feroci polemiche in queste ore. Il legale, tempo fa, aveva pubblicato dei post sulle donne polemici e contraddittori. Lui si difende, dicendo che è stato frainteso.

Emanuele Compagno, avvocato di Turetta

In queste ore si parla di una serie di post pubblicati in passato dall’avvocato che si occupa della difesa di Filippo Turetta, il ragazzo di 22 anni accusato di rapimento, omicidio e occultamento del corpo di Giulia Cecchettin.

Su Facebook e altri canali social sono stati trovati alcuni post che sono stati profondamente criticati. Soprattutto in seguito ad alcune dichiarazioni rilasciate sul caso che segue. Aveva detto che lui la amava e le preparava anche i biscotti. Parole che hanno scatenato la rabbia di tantissime persone.

Il legale non ha chiarito la sua posizione in merito a quanto scritto in passato. Ha solo detto di non essere mai stato contro le donne, in occasione di un’intervista telefonica, commentando anche il video in cui parlava delle finte denunce per molestie. In questo caso, di fronte ai giornalisti, si è difeso dicendo di voler tutelare le denunce vere e di essere stato frainteso:

Stavo solo commentando una puntata di Law and Order, un programma americano.

Emanuele Compagno, avvocato di Filippo Turetta

Le parole espresse tempo fa da Emanuele Compagno hanno fatto indignare molte persone

Già in passato le sue parole per difendere il suo assistito avevano fatto discutere. Lui ha definito Filippo Turetta un “bravo ragazzo per 22 anni”. E ora le sue parole del passato, alla luce del suo incarico, fanno discutere.

Emanuele Compagno post

Ho visto una puntata scandalosa di Carta Bianca in tema di violenza sulle donne. La donna veniva trattata come un’incapace: se ubriaca, è scusata. L’alcol è una scusante per una donna, ma non per un uomo. Una totale deresponsabilizzazione della donna, come fosse un oggetto incapace di autodeterminarsi.