Emerse le chat tra Alice Scagni e la madre: potrebbero incidere sul processo
Alice Scagni era consapevole del pericolo, si era sfogata con la madre, facendole presente il mancato intervento del Centro di Salute Mentale
Prosegue il processo sul caso di Alice Scagni, la giovane mamma morta per mano del fratello Alberto Scagni. L’uomo si è presentato sotto casa della sorella ed ha messo fine alla sua vita con un coltello.
La famiglia ha più volte denunciato il mancato intervento delle forze dell’ordine e del Servizio di Igiene Mentale. Anche lo stesso giorno del delitto, il padre di Alice Scagni aveva chiamato le autorità per denunciare il comportamento del figlio, facendo presenti le minacce che Alberto gli aveva detto per telefono. Ma nessuno è intervenuto.
Durante il processo, è emersa una chat tra Alice e la madre Antonella Zarri. Messaggi scritti dalla giovane mamma, con cui faceva presente al genitore la sua perplessità sul peggioramento del fratello Alberto e sul mancato intervento del Centro di Salute Mentale.
Parole della vittima che potrebbero favorire la denuncia dei due genitori e incidere sul processo per delitto e sulla causa parallela per omissioni e mancata prevenzione contro il servizio di Salute Mentale e contro le forze dell’ordine.
La giovane mamma sapeva che Alberto era un pericolo
Alice Scagni sapeva benissimo che il fratello Alberto era pericoloso e che doveva stare attenta. Quel giorno è scena con il cane, lasciando al sicuro in casa il marito e il suo bambino. Si è ritrovata di fronte al fratello, che non ha avuto alcuna pietà. Il cognato ha visto la scena dalla finestra e ha lanciato l’allarme. Si è prima chiuso in casa, per paura che Alberto potesse entrare e far del male anche al nipotino e poi è sceso in strada, ma era ormai troppo tardi.
Poco prima, Alberto aveva chiamato il padre, pretendeva ancora altri soldi e aveva chiesto dove si trovassero la sorella e il cognato. Dalle indagini è emersa una chiamata del genitore, subito dopo, alle forze dell’ordine. Era il 1 maggio, l’agente all’altra parte del telefono gli ha spiegato che non potevano intervenire e che il lunedì successivo si sarebbe dovuto presentare in caserma per sporgere denuncia.
Alice Scagni voleva intervenire per far aiutare il fratello
Tra i tanti messaggi inviati alla madre, Alice Scagni le ha inoltrato il testo che aveva scritto, pronto per essere inviato al medico:
Buon pomeriggio, la settimana scorsa abbiamo provato a contattare il medico della Salute Mentale che ci aveva consigliato, ma ci ha detto che ci avrebbe richiamato lunedì. Ad oggi non abbiamo notizie. La situazione di mio fratello sta peggiorando. Siamo molto preoccupati, riuscirebbe a sollecitarlo lei?