Emersi nuovi dettagli sulle analisi di Gerardina Corsano effettuate in ospedale il giorno del decesso
Il medico non aveva individuato anomalie nelle analisi di Gerardina Corsano, effettuate il giorno del decesso al pronto soccorso
Il decesso improvviso di Gerardina Corsano è ancora avvolto nel mistero. La donna è deceduta, a soli 45 anni, lo scorso 31 ottobre. Le indagini si stanno ora concentrando su un possibile avvelenamento da sostanze tossiche, forse presenti nel negozio di famiglia che la donna gestiva insieme al marito.
I dubbi sono ancora molti e le forze dell’ordine stanno cercando di chiarirli. Gerardina Corsano e il marito Angelo Meninno avevano cenato insieme in una pizzeria di Ariano Irpino. Poche ore dopo, entrambi hanno iniziato a mostrare strani malesseri e si sono recati al pronto soccorso. Il medico li ha dimessi con una cura per gastroenterite. Le condizioni di entrambi sono però peggiorate e sono finiti di nuovo in ospedale. Il marito è stato trasferito e curato, è riuscito a sopravvivere, ma per Gerardina Corsano non c’è stato nulla da fare. Le sue condizioni sono precipitate fino al triste decesso.
Le indagini sulla pizzeria
Subito le indagini delle forze dell’ordine si sono concentrate sulla pizzeria, che è stata sequestrata e sottoposta a tutte le analisi necessarie. Dopo giorni, gli inquirenti hanno fatto sapere che non sono state trovate tracce di botulino o di qualsiasi altra sostanza negli alimenti del locale, in particolare in quelli consumati da moglie e marito quella sera. La pizzeria è stata dissequestrata e la posizione dei titolari è passata in secondo piano. Questi sono ancora iscritti nel registro degli indagati, prassi necessaria fino ai risultati completi dell’autopsia.
Gerardina Corsano è morta per avvelenamento?
Bisognerà ora capire come Gerardina sia entrata in contatto con una sostanza velenosa. Potrebbe averla ingerita in modo accidentale oppure le è bastato semplicemente toccarla? Il legale ha richiesto nuovi accertamenti per far luce sul misterioso decesso della donna. Il medico, terza persona iscritta nel registro degli indagati, non aveva notato nessuna anomalia nelle analisi fatte al pronto soccorso. Sembrerebbe che tutti i valori di Gerardina e del marito fossero nella norma.