Enrico Fertitta morto annegato a 3 anni nella piscina fuori casa: il disperato tentativo del papà di salvarlo
Il piccolo Enrico Fertitta morto a 3 anni nella piscina di casa, il disperato tentativo del papà di salvarlo e le urla disperate di sua madre
Si chiamava Enrico Fertitta il bambino di 3 anni che, nella giornata di ieri venerdì 2 agosto, ha perso la vita annegando nella piscina fuori la sua abitazione. Gli agenti sono presto arrivati sul posto e come da prassi hanno avviato tutte le indagini del caso.
Al momento però, anche dal racconto disperato dei suoi familiari, tutto sembra essere avvenuto a causa di una triste fatalità, che alla fine non gli ha lasciato scampo. I disperati tentativi del papà di salvarlo e le urla di sua madre, sono risultati essere inutili. Oggi avrebbe anche compiuto 3 anni.
Il dramma di questa famiglia che vive in una villetta che si trova in via Tritone, nella zona di Sferracavallo, nella provincia di Palermo, è avvenuta intorno alle 15 di ieri, venerdì 2 agosto. Da quello che hanno raccontato i familiari, in quei minuti il piccolo Enrico era a letto con suo papà Giuseppe Fertitta, che lavora come informatico.
Non si sa ancora bene per quale motivo, ma mentre la mamma era in casa con il figlio più grande di 8 anni, il piccolo è riuscito ad uscire da solo. Senza che nessuno se ne rendesse conto si è anche tuffato nella piscina che si trova all’esterno della casa, ma una volta in acqua non è più riemerso.
I disperati tentativi del papà di Enrico Fertitta di salvarlo e le urla disperate di sua madre
A scoprire che il piccolo non era in casa, è stata proprio la ragazza che si occupa dei bambini. Ha chiesto aiuto ai suoi genitori, che si sono subito messi alla ricerca del piccolo Enrico, ma è stato proprio il papà a trovarlo ormai esanime in acqua.
L’uomo, con la speranza di poterlo salvarle, lo ha tirato subito fuori ed ha iniziato a rianimarlo. La mamma invece, ha iniziato ad urlare disperatamente ed i vicini, nel capire la gravità dell’accaduto, hanno lanciato in fretta l’allarme, ma all’arrivo dei sanitari per il piccolo non c’era più nulla da fare. Don Francesco Di Pasquale sul dramma che ha colpito questa famiglia, ha detto:
Se incontrassi i genitori del piccolo Enrico li abbraccerei perché comprendo il loro dolore, il più forte che una madre e un padre possano vivere, quello della perdita di un figlio. E alla comunità direi di non giudicarli perché è stata una tragedia. Nessuno vorrebbe mai vivere un’esperienza di sofferenza così forte.