Era mamma di due figli, hanno fatto il possibile ma era troppo tardi: Isabella aveva 52 anni
Morta dopo aver ingerito nitrito di sodio in casa: Isabella Settanni aveva 52 anni. La Procura ha ascoltato il compagno 65enne
La procura di Sulmona ha aperto un fascicolo di indagine, al momento contro ignoti, per chiarire la morte di Isabella Settanni. L’avvocata di origini romane di 52 anni è morta lo scorso venerdì 7 giugno mentre si trovava in una casa a Villetta Barrea, in Abruzzo, per aver ingerito del nitrito di sodio. L’ultimo messaggio alla collega e l’interrogatorio al compagno 65enne della donna.
Un dramma imprevedibile e devastante si è verificato lo scorso venerdì 7 giugno a Villetta Barrea, piccolo comune situato tra le montagne dell’entroterra abruzzese, in provincia di L’Aquila. Isabella Settanni, una donna di appena 52 anni, è stata trovata priva di vita nella casa in cui alloggiava, che in passato era stato un agriturismo.
A lanciare l’allarme è stata una sua collega, preoccupata dopo che la stessa Isabella le aveva mandato un messaggio sul telefono avvertendola che non si sentiva bene. Dopo quel messaggio ha provato a chiamarla, ma non ricevendo risposta ha allertato direttamente i sanitari del 118.
Giunti sul posto, i soccorritori hanno trovato la 52enne priva di sensi a terra ed hanno provato in ogni modo a rianimarla. Tentativi che, purtroppo, si sono rivelati vani. Il corpo senza vita della donna, madre di due figli, è stato poi trasportato all’ospedale San Salvatore del capoluogo abruzzese, dove il medico legale lo sottoporrà oggi ad esame autoptico.
Stando a quanto emerso, a provocare la morte dell’avvocata 52enne sarebbe stato il nitrito di sodio, una sostanza altamente tossica con la quale in passato si preparavano i fertilizzanti agricoli e che, effettivamente, è stata rinvenuta nell’abitazione di Villetta Barrea in cui si è consumato il dramma.
La procura di Sulmona, che ha aperto un fascicolo di indagine per il momento contro ignoti, vuole andare in fondo alla vicenda. Per questo motivo ha già interrogato il compagno 65enne di Isabella, anche lui romano, il quale si è detto completamente estraneo ai fatti. L’uomo ha inoltre dichiarato che non era a conoscenza nemmeno del fatto che in casa ci fosse la suddetta sostanza tossica. Seguiranno aggiornamenti.