Fabiola Bellù, allenatrice di Paola Egonu, morta a soli 61 anni
A trovare il corpo senza vita di Fabiola Bellù è stato suo marito: i familiari hanno chiesto che venga effettuata un'autopsia
Un lutto molto grave ha colpito il mondo della pallavolo e in particola Paola Egonu. Fabiola Bellù, la prima allenatrice della straordinaria atleta azzurra, si è spenta a soli 61 anni. A trovarla senza vita, sul divano della sua casa, suo marito. A portarla via molto probabilmente è stato un arresto cardiaco. La famiglia ha chiesto l’autopsia per far luce sulla causa del decesso.
Paola Egonu ha bisogno di pochissime presentazioni. Nata a Cittadella nel 1998 da genitori di origini nigeriane, è diventata ufficialmente cittadina italiana nel 2014.
Fin da bambina ha mostrato una predisposizione ed un talento innato per la pallavolo, che presto l’hanno portata a diventare una delle atlete di questo sport più forti del mondo.
Con la maglia azzurra della Nazionale sono tantissime le medaglie che ha appeso al suo collo. Sia nelle giovanili, che in nazionale maggiore, dove l’anno scorso insieme alle sue compagne ha vinto la medaglia d’oro ai campionati europei e il titolo di miglior giocatrice del torneo.
La morte di Fabiola Bellù
Se la Egonu ha avuto modo di accrescere questa passione per la pallavolo, il merito è anche di Fabiola Bellù. Colei che è stata la sua prima allenatrice.
Nella giornata di ieri, purtroppo, si è diffusa la notizia della scomparsa prematura ed improvvisa dell’allenatrice.
La donna è stata trovata senza vita da suo marito, che al risveglio al mattino si è accorto di lei, seduta sul divano, con il cuore già fermo. Suo figlio Andre, intervistato da Il Gazzettino, ha spiegato:
Alle 9.30 del mattino papà si è svegliato. Ha trovato tutte le finestre chiuse, cosa molto strana perché mamma si alzava verso le 8 o al massimo 8.30. È salito al piano superiore e l’ha trovata riversa sul divano. Il corpo era già raffreddato. Il decesso è avvenuto tra le 4 e le 5 del mattino. Si pensa ad un arresto cardiaco.
E riguardo al rapporto di sua mamma con Paola, ha raccontato:
Quando parlavi di lei le si illuminavano gli occhi. Stava attendendo con trepidazione Sanremo per vederla in veste di presentatrice. Ho un ricordo del loro rapporto mai raccontato e del quale sono orgoglioso. Nel 2018, Palaverde a Treviso, finale di Supercoppa italiana. Io e mamma eravamo sugli spalti. Nel riscaldamento in tanti a chiamare Paola. Lei rimaneva concentratissima. L’ha chiamata mamma, si è voltata immediatamente ed è corsa subito a salutarla