Fabrizio Solazzo, campione paralimpico, morto in montagna

Aveva vestito la maglia azzurra della nazionale anche alle Paralimpiadi di Rio: Fabrizio Solazzo morto a soli 53 anni

Una tragedia inaspettata ha colpito il mondo dello sport paralimpico italiano. Fabrizio Solazzo, campione di vela, che ha partecipato con la maglia azzurra a diverse edizioni dei campionati mondiali e alle paralimpiadi di Rio De Janeiro del 2016, ha purtroppo perso la vita mentre faceva un’escursione in montagna. L’incidente è avvenuto sulla Rocca Marchisa, in alta valle Maira, in Piemonte.

Morto Fabrizio Solazzo

Il drammatico evento si sarebbe verificato nel pomeriggio di ieri, domenica 10 settembre, sulla Rocca Marchisa, in alta valle Maira, in Piemonte.

A lanciare l’allarme è stato un altro escursionista che ha assistito purtroppo inerme alla caduta di Fabrizio Solazzo in un burrone.

Il 53enne si trovava su un sentiero a circa 3000 metri di altitudine e per cause ancora da chiarire ha perso l’equilibrio ed è volato in una scarpata alta circa 10 metri, cadendo poi rovinosamente sul terreno sottostante.

Morto Fabrizio Solazzo

Sul posto sono arrivati gli operatori del Soccorso Alpino e per le difficili operazioni di recupero è stato necessario anche l’utilizzo di un elisoccorso.

Purtroppo, i numerosi sforzi a nulla sono serviti per evitare il decesso dell’atleta paralimpico, che era già deceduti per i gravi traumi riportati nell’impatto.

Il personale ha recuperato la salma e poi l’ha trasportata fino a valle, dove è stata presa in custodia dalle autorità giudiziaria e trasportata ancora all’obitorio di Cuneo.

Chi era Fabrizio Solazzo

Morto Fabrizio Solazzo

Nato ad Alba 53 anni fa, Fabrizio Solazzo viveva ormai stabilmente a Novi Ligure.

Era affetto da focomelia sin dalla nascita e aveva perso il suo braccio destro. Ciò non lo aveva abbattuto e anzi, lo aveva reso ancor più un guerriero in cerca di sfide.

Lo sport è sempre stata la sua passione più grande, la montagna e la vela in particolare.

A bordo di una barca a vela per l’appunto, in particolare nella disciplina Sonar e con il ruolo di prodiere, aveva raggiunto dei livelli incredibili. Aveva partecipato a tre edizioni dei campionati mondiali, nel 2013, nel 2015 e nel 2017. Nel 2016 la gioia inoltre di partecipare alle paralimpiadi di Rio De Janeiro.

Fabrizio lascia sua moglie e due figli, oltre a tanti amici che lo amavano.

Grande il dolore anche nello stabilimento dell’azienda Kme di Serravalle Scrivia, dove lavorava.