Famiglia intossicata dal monossido di carbonio, parla la mamma del bambino: le sue parole 

Tragica morte di una famiglia a Firenze a causa delle esalazioni di monossido di carbonio; l'unica sopravvissuta è una bambina di 6 anni, mentre la madre esprime un profondo dolore

La tragica vicenda che ha colpito la famiglia di Matteo Racheli ha scosso profondamente la comunità di Firenze. L’incidente avvenuto nella villa di San Felice a Ema ha portato alla morte del 49enne, del suo figlio di 11 anni e della compagna Margarida Alcione. Le indagini e i dettagli su questo evento drammatico continuano a emergere, rivelando il dolore e la sofferenza di chi è rimasto.

Il racconto di Claudia, madre delle vittime

Il dolore di Claudia, ex moglie di Matteo Racheli, è palpabile. La donna, distrutta dalla perdita, ha espresso il suo desiderio più profondo: “Ora desidero solo una cosa: morire”. Claudia è la madre del bambino di 11 anni, tragicamente venuto a mancare a causa delle esalazioni di monossido di carbonio. La tragedia ha colpito la famiglia mercoledì 18 dicembre, in una villa situata nelle colline fiorentine. Le esalazioni letali hanno sterminato la famiglia, lasciando dietro di sé un vuoto incolmabile.

Claudia ha raccontato che la sera prima dell’incidente, suo figlio le aveva comunicato di avere un forte mal di testa. Nulla faceva presagire la gravità della situazione, e la donna ha successivamente cercato di contattarlo senza successo. La preoccupazione è aumentata quando il cellulare del ragazzo continuava a squillare a vuoto. Non ricevendo risposta né da lui né dal suo ex marito, ha deciso di contattare la scuola, ma purtroppo era già troppo tardi.

Dettagli sull’incidente e le vittime

La tragedia ha colpito non solo Claudia, ma ha coinvolto anche una bambina di 6 anni, l’unica sopravvissuta del drammatico evento. La piccola, figlia di Matteo e Margarida, è attualmente ricoverata presso l’ospedale pediatrico Meyer. Claudia ha espresso la sua intenzione di adottarla, rivelando il suo desiderio di prendersi cura dell’unica famigliare rimasta. La donna ha chiesto di avere un momento di silenzio e riflessione, mentre si prepara a dover affrontare il riconoscimento delle salme di suo figlio e dell’ex marito.

Le indagini sono ancora in corso per determinare la causa esatta dell’avvelenamento. I vigili del fuoco sono stati incaricati di redigere un rapporto dettagliato per chiarire la fonte delle esalazioni di monossido di carbonio. Finora, è emerso che nell’appartamento erano presenti stufe a pellet e una caldaia, ma ulteriori analisi saranno necessarie per fare luce su quanto accaduto.

Le indagini e l’autopsia

Nei prossimi giorni, verrà effettuata l’autopsia sui corpi delle tre vittime. Questo passaggio è fondamentale per comprendere meglio le dinamiche che hanno portato a questa tragedia. L’autopsia non solo fornirà chiarezza sulle cause della morte, ma contribuirà anche a fare luce sulla situazione legata alla diffusione del monossido di carbonio nell’abitazione. È un momento difficile per la comunità, che si unisce nel cordoglio e nella solidarietà verso Claudia e l’unica sopravvissuta.

La situazione attuale è segnata da un profondo dolore e dalla ricerca di risposte. La famiglia Racheli è diventata simbolo di una tragedia che ha toccato il cuore della città, portando alla ribalta l’importanza della sicurezza domestica e della prevenzione degli incidenti da monossido di carbonio. Le autorità sono al lavoro per garantire che fatti simili non si ripetano in futuro, mentre la comunità continua a offrire supporto a chi è rimasto. Il ricordo di Matteo, del suo bambino e di Margarida vivrà nel cuore di chi li ha conosciuti.