Febbre alta dopo il rientro in Italia, Luca Re Sartù muore a soli 24 anni
La famiglia di Luca Re Sartù è in attesa dell'autopsia. L'esame potrà stabilire l'esatta causa del decesso del ragazzo di soli 24 anni
Luca Re Sartù ha perso la vita a soli 24 anni, dopo aver fatto rientro dal Portogallo, dove era andato per partecipare alla Giornata Mondiale della Gioventù, insieme ad alcuni coetanei dell’Oratorio San Luigi.
Era un catechista di Marnate, in provincia di Varese. Già mentre si trovava in Portogallo, Luca Re Sartù aveva accusato i malesseri di un’influenza. Aveva la febbre ed era stato curato con diversi medicinali. Al rientro a casa, le sue condizioni di salute sono peggiorate, quella stessa febbre non voleva passare. Alla fine, il 24 giugno, è stato ricoverato all’ospedale di Castellanza, fino al triste ed inaspettato epilogo. Il ragazzo non ce l’ha fatta.
Le parole del padre di Luca Re Sartù
Il padre Francesco, ex consigliere comunale, ha spiegato durante l’intervista che il sospetto è che abbia contratto lo strafilococco a Lisbona.
Al suo arrivo all’aeroporto di Bergamo, mercoledì alle 23:30, è stato portato al pronto soccorso di Castellanza, dove ha avuto un arresto cardiaco. I medici sono riusciti a stabilizzarlo, ma hanno subito capito la gravità delle sue condizioni e che c’era bisogno di un diverso intervento, più specializzato. Hanno disposto il trasferimento all’unità coronarica dell’ospedale di Monza, ma non si è più ripreso e venerdì pomeriggio ci ha lasciati.
Il papà di Luca papà ha spiegato che ora l’intera famiglia è in attesa dell’autopsia, fissata per il prossimo lunedì. Grazie all’esame sarà possibile stabilire l’esatta causa del decesso e scoprire cosa abbia portato un ragazzo di soli 24 anni a perdere la vita in modo così inaspettato ed improvviso.
Sono numerosi messaggi apparsi sul web, pubblicati da coloro che, ancora increduli, hanno voluto salutarlo e ricordarlo un’ultima volta.
Che dire quando queste sciagure si abbattono su una vita così giovane, devastando una famiglia. Luca aveva ancora tutto da fare, tutto da dire e da pensare. Ci sfugge il senso. Ciao Luca, a Dio la tua persona. Che la memoria porti nel tempo consolazione, dove ora regna il più assurdo fra i dolori.