Femminicidio a Fano, il corpo di Anastasia Alashri trovato in una valigia: è stato il marito a farlo ritrovare
Femminicidio di Fano, emersi nuovi dettagli sul delitto di Anastasia Alashri, la 23enne trovata morta nelle campagne
Al momento sono in corso tutte le indagini del caso per l’ennesimo delitto nei confronti di una donna di soli 23 anni, chiamata Anastasia Alashri. Il marito di origine egiziane, probabilmente non riusciva ad accettare la fine della loro storia ed ha deciso di mettere fine alla sua vita.
La donna era riuscita a fuggire da Kiev insieme all’uomo e al loro bimbo di soli 3 anni, che ora purtroppo è rimasto solo.
Il rapporto tra i due coniugi era in crisi, poiché la giovane era costretta a subire molte angherie da parte dell’uomo. Nemmeno la fuga in Italia, per loro è servita per poter iniziare una nuova vita. Infatti la donna lo scorso venerdì era andata dalle forze dell’ordine per denunciare.
Aveva tirato fuori il coraggio ed era anche riuscita ad andare via da quell’appartamento. Aveva trovato ospitalità a casa di un suo collega e nella serata di domenica si era recata nella sua vecchia casa, per prendere le ultime cose.
Tuttavia, da quel momento di lei si sono perse le tracce. Il suo amico, preoccupato ha lanciato sin da subito l’allarme alle forze dell’ordine e solo il giorno successivo, è emersa la triste verità.
Un passante ha trovato il suo telefono abbandonato nelle campagne di Fano e le forze dell’ordine sono riuscite a rintracciare in fretta il marito. Era alla stazione locale, in tasca aveva 4 mila euro in contanti e due carte di credito. Molto probabilmente stava provando a fuggire.
Il ritrovamento del corpo di Anastasia Alashri
Una volta portato in caserma, è stato proprio l’uomo a far ritrovare il corpo della moglie. L’ha chiusa in una valigia, lasciando vicino a lei il telefono e l’arma del delitto. Anastasia quasi sicuramente è deceduta nella casa in cui viveva con l’uomo e il figlio.
Il marito solo successivamente ha deciso di confessare tutto, facendo anche ritrovare il corpo chiuso nel trolley ed abbandonato nelle campagne locali.
Anastasia in realtà stava aspettando l’arrivo della madre dall’Ucraina. Voleva iniziare una nuova vita, senza subire abusi e trovando il coraggio di andare avanti. I due, solo pochi giorni prima, avevano avuto una discussione pesante, a causa della gelosia dell’uomo, che non accettava la separazione.