Filippo Turetta ha ammesso l’omicidio e poi si è avvalso alla facoltà di non rispondere

Le dichiarazioni spontanee di Filippo Turetta davanti al Gip ed il pianto: alla fine si è avvalso della facoltà di non rispondere

Per circa 30 minuti è andato avanti l’interrogatorio da parte del Gip, per Filippo Turetta. Il suo legale, Angelo Caruso, appena uscito dalla casa circondariale di Verona, ha spiegato cosa ha fatto il 22enne e soprattutto le sue dichiarazioni spontanee.

Filippo Turetta

Gli inquirenti in queste ore stanno portando avanti tutte le indagini del caso, per il triste e straziante delitto di Giulia Cecchettin.

Il suo ex fidanzato, colpevole del reato, dopo una settimana di arresto in Germania, è stato trasferito in Italia. Ora si trova rinchiuso nella casa circondariale di Verona è proprio qui che si è tenuto il primo interrogatorio.

Il Gip Benedetta Vitoli è arrivata sul posto intorno alle 10 ed è a quell’ora che è iniziato l’interrogatorio. Filippo da quello che ha detto il suo legale, ha confermato la confessione fatta alla Polizia tedesca.

arresto Filippo Turetta

Inoltre, poco dopo ha iniziato a piangere ed alla fine si è avvalso della facoltà di non rispondere. Infatti il colloquio con il Gip, si è concluso circa 30 minuti dopo, intorno alle 10.30. Il 22enne nelle sue dichiarazione ha detto: “Ho messo fine alla vita di Giulia e poi ho vagato per giorni!”

Il delitto di cui è accusato Filippo Turetta

Filippo e Giulia nella sera dell’11 novembre, erano usciti insieme. La loro storia era finita ad agosto di quest’anno, ma dal racconto di alcuni familiari della ragazza, lui non ha mai accettato la sua decisione.

Insieme hanno girato per negozi e poi si sono fermati a mangiare ad un fast food. Intorno alle 23, dal racconto di un testimone, è iniziato il delitto.

avvocato Filippo Turetta

Filippo durante una discussione la ex, ha iniziato a colpirla prima in un parcheggio vicino la casa. Successivamente nella zona industriale di Fossò, dove la telecamera della fabbrica ha ripreso tutto in un video.

Quella stessa notte il giovane, si è liberato del suo corpo, vicino al lago di Barcis. Da qui inizia la sua fuga, che si conclude nella sera di sabato 18 novembre, vicino la città di Lipsia, in Germania. Ora si trova rinchiuso nella casa circondariale di Verona.