Filippo Turetta: i genitori assenti al funerale di Giulia
Il sindaco di Torreglia ha spiegato le delicate condizioni in cui si trovano i genitori di Filippo Turetta: hanno rifiutato l'aiuto
Tutti ieri si chiedevano se i genitori di Filippo Turetta partecipassero al funerale di Giulia Cecchettin, l’ex ragazza del figlio, uccisa brutalmente da quest’ultimo che ora è in carcere a Verona. Nicola ed Elisabetta Turetta non si sono presentati e sono rimasti a Torreglia. Il sindaco, intercettato fuori da Santa Giustina, ha raccontato delle delicate condizioni in cui si trovano.
Tra le quasi 10mila persone che nella giornata di ieri hanno partecipato al funerale di Giulia Cecchettin, non c’erano i genitori di Filippo Turetta, i signori Nicola Turetta ed Elisabetta Martini.
Tutti si chiedevano se avessero partecipato o mostrato vicinanza pubblicamente alla famiglia della 22enne uccisa da loro figlio.
Stando a quanto emerso, la famiglia del 21enne omicida reo confesso di Giulia non si è presentata né a Padova, né a Saonara, dove nel pomeriggio si è celebrata una funzione più ristretta.
Presente nella Basilica di Santa Giustina a Padova, insieme a tanti altri sindaci della provincia, anche il primo cittadino di Torreglia, cittadina in cui risiede la famiglia Turetta.
Il sindaco Marco Rigato ha spiegato che i genitori di Filippo sono sempre più provati e che con il passare dei giorni si rendono sempre più conto di quello che è accaduto. Hanno bisogno di tranquillità, ha spiegato.
Ho offerto loro l’ausilio dei servizi sociali, ma non hanno voluto dicendo che si sono già affidati ad altri. Non so se ieri ci siano stati contatti fra loro e i Cecchettin.
Filippo Turetta non ha visto il funerale
Nelle ore precedenti al funerale di Giulia si erano accese delle discussioni sul fatto che Filippo Turetta, rinchiuso nel carcere di Verona in attesa di giudizio, potesse, qualora avesse voluto, assistere alla celebrazione dalla tv, presente anche nella sua cella.
Stando a quanto emerso nelle scorse ore, la tv della cella del 21enne di Torreglia è rimasta spenta per tutto il giorno, così come tutte quelle presenti nella sua sezione.
Il prossimo 10 dicembre arriverà in Italia la sua auto, la Fiat Punto sulla quale ha caricato Giulia quella tragica notte e con la quale ha tentato la fuga, terminata poi in Germania. Gli inquirenti analizzeranno a fondo il reperto, con l’intento di ottenere prove utili a ricostruire in maniera dettagliata la vicenda.