Finite le speranze per Agnese Milanese: il corpo è stato ritrovato senza vita

Il loro Apecar era stato recuperato poche ore dopo che la frana aveva coperto violentemente strade e auto.

Dopo la frana, le ricerche andavano avanti da giorni. Adesso è giunta una svolta. L’unica traccia era stata il piccolo mezzo di trasporto dove madre e figlio erano stati visti viaggiare l’ultima volta prima di finire travolti dall’acqua e dal fango. Oggi, infatti, è stato ritrovato il corpo di uno dei due dispersi, della donna, Agnese Milanese.

frana di caserta, travolti madre e figlio

La 74enne era scomparsa insieme al figlio Giuseppe Guadagnino dopo la devastante frana che il 27 agosto ha colpito San Felice a Cancello, in provincia di Caserta. I due stavano andando a raccogliere le nocciole ma all’improvviso, per i due, tutto è drasticamente cambiato in pochi attimi.

frana di caserta, travolti madre e figlio

Non c’è ancora nessuna traccia del 42enne, appunto, il figlio della donna. I due si trovavano nella frazione Talanico e sono stati travolti dal maltempo mentre cercavano di rientrare in paese. Il loro Apecar era stato recuperato poche ore dopo che la frana aveva coperto violentemente strade e auto. Il piccolo mezza era stato trovato completamente distrutto in una scarpata.

Successivamente alla carcassa principale del mezzo dove viaggiavano i due prima di ritrovarsi sorpresi dalla frana, sono stati rinvenuti altri frammenti del veicolo e lo zaino con gli attrezzi di Guadagnino. Le ricerche nelle ultime ore si erano concentrate presso l’ex cava Giglio, un luogo che oggi risulta solamente, purtroppo, un deposito abusivo di rifiuti. È qui che si era accumulata gran parte dell’acqua in quel maledetto 27 agosto.

frana di caserta, travolti madre e figlio

Sul campo, sono intervenuti i Vigili del Fuoco, la Protezione Civile, la Croce Rossa, i Carabinieri, la Guardia di Finanza e la Polizia di Stato. Nella giornata di ieri, è stata ispezionata la prima vasca di accumulo delle acque piovane, località a monte della frazione. Nella vasca hanno operato i mezzi di movimento terra, nella cava, invece, si è tentato di navigare il bacino con una barca dotata di idrogetto, ma date le condizioni si è dovuto ricorrere all’uso di un gommone.