Finite le speranze per Antonino D’Amico: il tragico ritrovamento del 20 enne poche ore fa
Ritrovato dopo tre giorni il corpo di Antonino D'Amico: il giovane era scomparso a Terrasini dopo che un'onda improvvisa lo aveva trascinato via
Tramontate definitivamente tutte le speranze di ritrovare ancora in vita il giovane Antonino D’Amico. Nella giornata di oggi, infatti, il 20enne originario del comune di Partinico, in provincia di Palermo, è stato trovato morto dai sub a Terrasini dopo tre giorni di disperate ricerche.
Lo scorso mercoledì 11 settembre Antonino era stato travolto da un’onda improvvisa e trascinato via dalla forza delle acque in mare aperto. Il giovane in quel momento si trovava sugli scogli in una caletta in contrada Paternella, non lontano da Città del mare e dalla baia di San Cataldo.
Purtroppo, tutte queste ore di profonda angoscia e di dolore vissute dai parenti e dai tanti amici del ragazzo sono culminate con il più tragico degli epiloghi possibili.
La ricostruzione del drammatico incidente in cui ha perso la vita il giovane Antonino D’Amico
Il corpo di Antonino D’Amico è stato ritrovato oggi dai sub dei vigili del fuoco dopo tre lunghi giorni di ricerche, rese ancora più difficili dalle condizioni del mare molto agitato.
Il 20enne era in compagnia di un amico al momento della scomparsa. I due ragazzi si trovavano su una scogliera raggiungibile attraversando una scalinata tra le rocce. All’improvviso, un’onda li avrebbe travolti e trascinati in acqua, impedendo loro di tornare sulla terraferma. Soltanto l’amico di Antonino è riuscito a mettersi in salvo e ad allertare immediatamente i soccorsi.
Nonostante i tentativi da parte dei soccorritori di attivare immediatamente le operazioni di ricerca del disperso, il mare agitato ne ha ritardato il ritrovamento. Soltanto oggi, i sub dei vigili del fuoco sono riusciti ad individuare e recuperare il corpo del giovane.
Antonino è stato ritrovato in un tratto di mare dove si raggiungono rapidamente profondità di oltre 30 metri. Una volta recuperato il corpo i sub hanno provveduto ad adagiarlo su una delle motovedette della Capitaneria di Porto.