Franco Panariello aveva un braccialetto elettronico, ma non ha funzionato
L'alert, nella notte in cui Franco Panariello ha ucciso la moglie Concetta Marruocco, è arrivato ai Carabinieri, ma quando era troppo tardi
È in corso l’indagine sul terribile femminicidio avvenuto nella notte tra venerdì e sabato scorsi, quando Franco Panariello ha ucciso con 15 coltellate sua moglie Concetta Marruocco. L’uomo aveva un braccialetto elettronico che doveva suonare qualora si avvicinasse alla moglie e alla figlia. Stando a quanto emerso fino ad ora, sembrerebbe che il marchingegno non abbia funzionato a dovere.
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Un evento che ha scosso la solitamente tranquilla cittadina di Cerreto D’Esi, in provincia di Ancona, è avvenuto nella tarda notte tra venerdì e sabato scorsi.
Franco Panariello, operaio metalmeccanico di 55 anni, da poco separato e residente a Cancelli in provincia di Foligno, si è introdotto nell’abitazione dell’ex consorte e, al culmine di un’accesa lite, l’ha uccisa con 15 coltellate.
In casa, al momento dei fatti, era presente anche la figlia 17enne della coppia, che è stata svegliata dalle urla disperate di sua madre.
Franco Panariello aveva un braccialetto elettronico
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Franco Panariello, ora accusato di omicidio volontario, pluriaggravato e probabilmente anche premeditato, aveva un divieto di avvicinamento nei confronti della moglie e della figlia.
Questo perché per anni aveva avuto nei confronti delle due ripetuti episodi di violenze e maltrattamenti gravi. Episodi più volte denunciati alle forze dell’ordine e che avevano appunto portato all’allontanamento e all’istallazione di un dispositivo elettronico alla caviglia di Panariello.
Il suddetto braccialetto avrebbe dovuto mandare un impulso sonoro alla più vicina caserma dei Carabinieri nel momento in cui si è avvicinato a meno di 200 metri dalla casa della moglie. Cosa che però, a quanto pare, non è successa.
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La stessa Concetta Marruocco e la figlia avevano due telecomandi che, azionati, avrebbero richiesto l’immediato intervento delle forze dell’ordine.
Stando a quanto emerso, dei due telecomandi solo uno si è attivato la notte del delitto. Entrambi si trovavano sui rispettivi comodini di mamma e figlia e sono stati sequestrati per una perizia.
L’allarme, appunto partito da uno dei telecomandi in dotazione alle due, sarebbe giunto ai Carabinieri, ma quando ormai era troppo tardi.
Oggi è in programma l’interrogatorio di convalida dell’arresto di Franco Panariello.
Le indagini si concentreranno sul braccialetto elettronico e i motivi per cui non ha funzionato. Gli inquirenti vogliono capire se fosse stato manomesso in qualche modo o se avesse un guasto.