Fratelli Bianchi: condannati a 4 anni e mezzo per un altro reato
I fratelli Bianchi, in un altro processo, sono stati accusati di spaccio e lesioni: altri 4 anni e mezzo di carcere per loro
Piove sul bagnato per i fratelli Bianchi. Già condannati in primo grado di giudizio all’ergastolo per l’omicidio di Willy Monteiro Duarte, i “gemelli di Artena”, hanno oggi ricevuto un’altra sentenza per spaccio e lesioni. In secondo grado di giudizio, Marco e Gabriele Bianchi sono stati condannati a 4 anni e 6 mesi di reclusione.
I loro nomi circolano su tutti i notiziari ormai da molto. Precisamente dal 6 settembre del 2020, giorno in cui Marco e Gabriele Bianchi rimasero coinvolti in una rissa a Colleferro, nella quale, insieme ad altre due persone, uccisero letteralmente di botte il povero Willy Monteiro Duarte.
Tuttavia, la loro attività criminosa andava avanti già da molti e già in altri episodi avevano mostrato la loro tendenza a picchiare e delinquere.
Le accuse sono quelle di spaccio e detenzione di sostanze stupefacenti e lesioni. Queste ultime perpetrate soprattutto nei confronti di chi non pagava i debiti della droga.
Hashish e cocaina le sostanze che i due fratelli di Artena spacciavano regolarmente e che garantivano loro, secondo gli inquirenti, il tenore di vita altissimo a cui erano abituati, pur risultando per lo Stato nullatenenti.
Un’attività, quella dello spaccio, che non si era fermata neanche durante il lockdown e che è certificata dalle numerose intercettazioni telefoniche effettuate dalle forze dell’ordine.
Un linguaggio in codice, quello tenuto dai fratelli Bianchi, per i quali droghe e denaro diventavano magliette, cd, pizze, caffè e chiavi.
4 anni e mezzo per i fratelli Bianchi
Già tempo fa si era tenuto in Tribunale il primo grado di giudizio del processo di questo reato, che aveva portato il giudice a condannare i Bianchi a 5 anni e 4 mesi di reclusione.
Oggi, nel secondo grado di giudizio, il giudice ha cambiato la pena abbassandola a 4 anni e mezzo di reclusione in carcere.
Insieme a loro due, condannati anche due loro amici, facenti parte della cosiddetta “gang dello scrocchio“, una sorte di banda punitiva che, come anticipato, si occupava dello spaccio in tutta la zona di Artena e dintorni.
Gli stessi membri della banda capeggiata dai fratelli Bianchi, erano molto temuti in tutta la provincia per diversi pestaggi e percosse rivolte verso chiunque. L’ultima, in ordine temporale, quella che è costata la vita al povero Willy Monteiro Duarte.