Fratelli Bianchi, richiesto l’ergastolo: le parole del loro avvocato
Nel corso della requisitoria di ieri, l'accusa ha richiesto l'ergastolo per i fratelli Bianchi: il commento a caldo dell'avvocato Pica
Ieri si è tenuta la fase requisitoria del processo legato alla morte di Willy Monteiro Duarte. I pm dell’accusa, di fronte alla Corte del Tribunale di Frosinone, hanno avanzato le loro richieste di pena per i 4 accusati dell’omicidio e, per i fratelli Bianchi si è chiesto l’ergastolo. Intervistato dai giornalisti di Fanpage.it, l’avvocato dei due ha spiegato che secondo lui è eccessivo e detto che presenterà delle prove per dimostrarlo.
Non ci sono andati leggeri, ieri, i pm Giovanni Taglialatela e Francesco Brando. I magistrati, che rappresentano l’accusa, hanno rievocato tutti i momenti di quella tragica notte in cui Willy ha perso la vita e avanzato le loro richieste di pena per i 4 imputati: ergastolo per Marco e Gabriele Bianchi e 24 anni di reclusione per Pincarelli e Belleggia.
Raggiunto ed intervistato dai giornalisti di Fanpage.it, l’avvocato difensore del due fratelli ha esposto tutte le sue perplessità sulla richiesta e svelato in parte quale sarà il piano di difesa nei prossimi giorni.
L’avvocato Massimiliano Pica, ha detto:
La richiesta dell’accusa è un poco eccessiva. Per loro si tratta di omicidio volontario, ma secondo me non ci sono proprio gli estremi giuridici per dimostrarlo. Lo farò presente e cercherò di mettere in evidenza tutte le contraddizioni dell’accusa, presentando ovviamente delle prove.
“I fratelli Bianchi non sono andati lì per uccidere”
L’avvocato ha spiegato che, al contrario di quanto affermato dall’accusa, che secondo lui si è basata solo sulla loro personalità, i fratelli Bianchi non sono assolutamente andati lì con l’intenzione di uccidere.
Poi ha detto la sua sul colpo mortale a Willy e sulle incongruenze tra la tesi sostenuta dal dottor Potenza, medico legale della Procura che ha svolto l’autopsia sul ragazzo, e quella del dottor Grande, consulente della parte civile.
Il professor Potenza ha dedotto che ad uccidere Willy sia stato un colpo alla schiena, quindi da dietro. Mentre il dottor Grande sostiene che il colpo fatale sia stato inferto frontalmente, nella parte del torace. Tesi quest’ultima confermata anche da alcuni testimoni.
La volontà dell’avvocato Pica è quella di attenersi il più possibile ai fatti scientifici e di chiarire la posizione a riguardo dei suoi assistiti. Seguiranno aggiornamenti nei prossimi giorni.