Funerale Giulia Cecchettin, la prima lettura della sua migliore amica scelta dalla famiglia
La migliore amica di Giulia ha letto un testo scelto della famiglia durante il funerale a Padova
Tantissime le persone presenti durante l’ultimo saluto a Giulia Cecchettin, la 22enne che ha perso la vita per mano del suo ex fidanzato Filippo Turetta. Ieri è stato un giorno molto importante, che ha coinvolto l’intera Italia.
La celebrazione dell’ultimo addio a Giulia Cecchettin è stato trasmessa in diretta tv, tutti hanno potuto cogliere l’importanza di quei momenti, tutti hanno compreso e condiviso la sofferenza della famiglia e tutti “hanno fatto rumore” affinché non accada mai più a nessun’altra donna o ragazza.
Durante la funzione celebrata a Padova, la prima a leggere una lettera per la 22enne, è stata la sua migliore amica Giulia Zecchin. La giovane ha condiviso con tutte le persone presenti un passo del libro del profeta Isaia, scelto dalla famiglia Cecchettin:
Un germoglio spunterà dal tronco di lesse, un virgulto germoglierà dalle sue radici. Su di lui si poserà lo spirito del Signore.
Papà Gino, la sorella Elena e il fratello Davide erano seduti in prima fila, insieme alla nonna. Per tutto il tempo si sono sostenuti l’un l’altro, per loro è stato un giorno straziante, quello in cui hanno salutato Giulia per l’ultima volta. Hanno indossato un fiocco rosso, simbolo della violenza contro le donne.
Diecimila persone dentro e fuori la chiesa, anche coloro che non la conoscevano ma che hanno voluto stringersi alla sofferenza della famiglia, perché in questi giorni Giulia è diventata la figlia degli italiani. Il suo caso ha segnato la cronaca nera e non sarà mai dimenticato.
Giulia Cecchettin era una ragazza solare e sorridente, che amava la vita e che stava per laurearsi, pronta ad aprire le porte del futuro. Una ragazza che, per via della sua bontà, ha commesso un solo errore. Quello di rimanere amica del suo ex fidanzato, per paura che lui potesse farsi del male, perché provava tenerezza e si sentiva in colpa. E nonostante gli avesse permesso di rimanere nella sua vita, di condividere con lei i futuri traguardi, Filippo Turetta ha spezzato per sempre la sua vita con più di 20 coltellate. Ha abbandonato il suo corpo ormai dissanguato e si è dato alla fuga. Ora è detenuto nella prigione di Verona.