Funerale Rosa Alfieri: la commovente lettera della sua mamma
Lacrime, dolore e rabbia durante l'ultimo saluto a Rosa Alfieri, la 23enne uccisa strangolata dal vicino di casa Elpidio D'Ambra
Tantissime le persone presenti alla chiesa di Santa Maria Vescovo di Grumo Nevano, per l’ultimo saluto a Rosa Alfieri, la ragazza di 23 anni uccisa dal vicino di casa Elpidio D’Ambra.
La sua mamma, durante la funzione funebre, ha voluto far arrivare alla sua bambina un messaggio che ha commosso tutti, attraverso la voce di un’amica di famiglia. Ecco le sue parole:
Amore mio, sento ancora il pianto di quando sei venuta al mondo. Siamo cresciute insieme giorno per giorno. La nostra complicità è cresciuta sempre di più, anche se molte volte non eravamo d’accordo. Tu facevi sempre a modo tuo, non ascoltavi mai nessuno. Anche se sbagliavi, per me rimanevi perfetta. Rimarrai sempre nei nostri cuori e nei nostri ricordi. Ti amo vita mia. Non ti dico addio, ma un arrivederci.
Parole di una mamma straziata dal dolore per aver perso sua figlia a soli 23 anni, uccisa strangolata da un uomo di 31 anni.
Elpidio D’Ambra e l’omicidio di Rosa Alfieri
Il giorno della tragedia, Elpidio D’Ambra ha chiesto aiuto a Rosa Alfieri per una bolletta. Una volta dentro il suo appartamento, una voce gli avrebbe detto di uccidere la 23enne, altrimenti sarebbe morto lui nel sonno. Una voce frutto dell’uso di sostanze stupefacenti. Questo è quanto l’omicida ha raccontato durante la sua confessione.
Dopo l’omicidio, il 31enne ha fatto perdere le sue tracce ed è stato poi rintracciato all’interno di un pronto soccorso, perché riconosciuto dagli operatori sanitari.
Le forze dell’ordine lo hanno arrestato ed accusato dell’omicidio della 23enne. Il cadavere della giovane è stato trovato grazie ad un amico di Elpidio d’Ambra, che ha aperto la porta dell’appartamento con delle doppie chiavi. Il primo a vedere il corpo senza vita di Rosa Alfieri, è stato il suo papà.
La ragazza giaceva a terra nel bagno dell’appartamento, seminuda. È stata anche effettuata l’autopsia, con lo scopo di scoprire se l’omicida avesse abusato sessualmente di lei. Ma l’esame non ha rivelato alcuna traccia di violenza, Rosa è morta strangolata.
L’uomo ha chiesto perdono dal carcere alla famiglia della vittima. Ha ribadito di averla uccisa perché sono state le voci a dirglielo. Se non l’avesse fatto, loro avrebbero ucciso lui nel sonno. Sarà presentata, da parte della difesa, una perizia psichiatrica sul 31enne.
Circa mille persone, con le lacrime agli occhi, hanno salutato la bara bianca di Rosa. Tutti i presenti hanno chiesto giustizia.