Funerali di Giulia Cecchettin: il coro contro Filippo Turetta alla fine del rito
Funerali di Giulia Cecchettin ed il coro di molti per il suo assassino: non tutti hanno pensato a lui in quel momento
Il funerale di Giulia Cecchettin è stato celebrato alla Basilica di Santa Giustina nella tarda mattinata di martedì 5 dicembre. Sono circa 10 mila le persone che hanno scelto di essere presenti, per mostrare vicinanza alla famiglia, ma anche per dire addio alla giovane.
Ovviamente non tutti erano conoscenti di queste persone, ma visto il grande sconforto che portato questo delitto, hanno scelto di essere presenti.
Il padre Gino Cecchettin, dopo la sua amica, ha voluto leggere una lettera per la figlia scomparsa davvero troppo presto. Ha voluto ricordare la personalità di Giulia, ma ha voluto anche parlare di questi delitti, che colpiscono sempre le donne.
Solo poche ore prima del funerale della ragazza, in tanti hanno chiesto come appello di indossare qualcosa di rosso, simbolo della lotta contro la violenza sulle donne.
I primi ad aver accettato questa richiesta, sono stati proprio i familiari della 22enne. Il padre Gino, la sorella Elena ed il fratello Davide avevano tutti e 3 un piccolo fiocco rosso appeso alla giacca o nella zona della spalla.
Funerali di Giulia Cecchettin: il grido della folla contro Filippo Turetta
All’uscita del feretro, oltre a battere le mani per Giulia e per i suoi cari, ha folla ha anche voluto far rumore, con delle chiavi e dei campanelli. Per circa un minuto hanno fatto tutto ciò.
Tanti invece, hanno voluto urlare: “Ciao Giulia!” Altri hanno voluto fare un pensiero per i suoi cari, hanno detto: “Grazie Gino, grazie Elena!”
Tuttavia, in tanti hanno anche pensato al carnefice del delitto che è proprio il suo amico ed ex fidanzato Filippo Turetta, che ora si trova rinchiuso nel casa circondariale di Verona. I presenti per lui hanno detto: “Ergastolo!”
Il 22enne dopo essere stato estradato dalla Germania, ora si trova in Italia. Non ha seguito la diretta del funerale in televisione, perché dicono che al momento non è ancora pronto per guardare quelle immagini.