Gerry Scotti in lacrime per Silvio Berlusconi: il ricordo del conduttore
"Voleva che fossimo una parte di tutte le famiglie italiane": il commosso addio di Gerry Scotti a Sivlio Berlusconi
Nel corso dello speciale del Tg5 andato in onda ieri sera in onore di Silvio Berlusconi, sono intervenuti diversi personaggi dello spettacolo che con Silvio hanno collaborato e che grazie alla sua rete, la Mediaset, sono diventati celebri. Uno dei ricordi più toccanti è stato quello portato da Gerry Scotti.
Dalla mattina di ieri l’Italia si è letteralmente fermata per dire addio ad uno dei personaggi più importanti e influenti degli ultimi decenni. Silvio Berlusconi.
Uno dei gioielli del Cavaliere di maggior valore, da lui creato, cresciuto, accudito e lasciato in eredità a tutti è senza dubbio la Mediaset.
Ieri sera è andato in onda uno speciale del Tg5, condotto da Cesara Buonamici, nel quale è stata ripercorsa tutta la vita e la carriera di Silvio. Durante l’edizione sono intervenuti molti personaggi della Mediaset, ai quali Berlusconi ha inevitabilmente cambiato la vita.
Uno dei ricordi più toccanti è stato quello portato in diretta da Gerry Scotti, uno dei volti più noti della emittente e uno dei più amati della televisione italiana.
Le lacrime di Gerry Scotti
Gerry ha definito Berlusconi come un maestro, capace di insegnare a lui e a tanti altri che hanno lavorato con e per lui l’amore per il lavoro stesso e il rispetto. Rispetto per tutti, compresi tecnici, parrucchieri, sarte e soprattutto i telespettatori.
Gerry ha detto che l’idea di Silvio sulla Mediaset era quello di creare una famiglia, che nelle famiglie d’Italia potesse entrare anche nei momenti e nei luoghi più intimi.
A riguardo ha menzionato Buona Domenica, una diretta che sarebbe dovuta durare dalle 14 alle 20 di domenica.
Quando gli abbiamo fatto notare che erano 6 ore di diretta, lui ci ha risposto: ‘E cosa volete che siano, ci divertiamo e quel divertimento arriva nelle case degli italiani’.
Poi un aneddoto, che inevitabilmente ha fatto commuovere Gerry:
Quando abbiamo riparlato dei miei esordi in televisione, io mi sono permesso di dirgli che quando mi ha visto la prima volta disse a Cecchetto che io somigliavo al suo ragioniere. E Lui cambiò idea. Mi ha detto: ‘Ti avevo giudicato così, ma oggi ovunque io sia e accendo la tv, se c’è la tua faccia, in quel momento mi sento a casa.