Giacomo Saccomanno morto per un pacemaker messo al contrario: parla il nonno
L'avvocato Giacomo Saccomanno racconta la vicenda di suo nipote e annuncia la sua battaglia legale
Abbiamo raccontato solamente ieri la vicenda di Giacomo Francesco Saccomanno. Il bimbo, di origini calabresi, era nato nel 2016 con dei problemi al cuore che avevano reso necessaria l’istallazione di un pacemaker. Dopo 2 anni e mezzo dalla nascita il bambino purtroppo è morto. Secondo quanto emerso, la responsabilità potrebbe ricadere su otto medici colpevoli, perché secondo l’accusa, hanno seguito il caso con negligenza.
Trascorso un anno e mezzo circa, la storia di Giacomo è ormai di dominio pubblico e a parlarne, in un’interessante intervista rilasciata a La Repubblica, è stato il nonno del bambino.
L’avvocato, omonimo della piccola vittima, ha ripercorso tutte le difficoltà che la sua famiglia ha dovuto affrontare durante la breve vita del bambino e ha parlato anche di cosa si prospetta per il futuro.
Ha iniziato parlando della gravidanza di sua nuora, la mamma di Giacomo. Già allora, attraverso le varie ecografie e i vari esami, era emersa una aritmia nel bambino. Scoperta che aveva spinto la famiglia calabrese a farlo nascere nell’ospedale Bambino Gesù di Taormina, in Sicilia, dove c’è un presidio cardiologico pediatrico rinomato.
Poche ore dopo la nascita, come il nonno racconta, Giacomo era finito in sala operatoria per l’istallazione di un pacemaker, che sarebbe servito a regolare questa aritmia. Pacemaker che, però, pare che sia stato montato sottosopra.
Questo errore da parte dei dottori dell’ospedale siciliano, avrebbe fatto in modo che i fili dell’apparecchio, si attorcigliassero al cuoricino sempre di più, man mano che il bimbo cresceva.
Dopo aver deciso di rivolgersi alla sede romana sempre del Bambino Gesù, a detta dell’avvocato e secondo quanto riportato, la situazione non è migliorata. Le continue mancanze e ritardi degli otto medici avrebbero contribuito a far sì che Giacomo morisse il 3 gennaio del 2019.
La battaglia legale dell’avvocato Giacomo Francesco Saccomanno
Dopo aver ripercorso tutto il tragico percorso del suo nipotino, l’avvocato Giacomo Francesco Saccomanno, ha parlato anche di quanto la vicenda abbia sconvolto tutta la famiglia. Ai giornalisti de La Repubblica ha detto:
Era la gioia della nostra famiglia, il mio primo nipote e portava il mio nome. Prometto che passerò gli anni che mi restano da vivere con l’unico obbiettivo avere giustizia. Lotterò per mio nipote e perché nessun altro debba passare ciò che abbiamo passato noi.