Giallo di Alice Neri: il marito ascoltato in Procura, c’è un nuovo sospettato che è fuggito dall’Italia
Il marito di Alice Neri ascoltato in Procura: c'è un nuovo sospettato sul delitto, ma pare sia fuggito il giorno dopo il delitto
Nella giornata di ieri venerdì 9 dicembre, il marito di Alice Neri è stato ascoltato in Procura. Le telecamere non sono riuscite a riprendere l’uomo, che ora è in silenzio stampa, ma il suo legale ha voluto rispondere a delle domande di alcuni giornalisti, che erano fuori l’edificio.
Una notizia dell’ultima ora, riguarda proprio un nuovo sospettato. Si tratterebbe di un uomo di 29 anni, di origini marocchine. Non è in regola e sembra essere fuggito all’estero il giorno dopo il ritrovamento del corpo della donna.
Sempre da ciò che è emerso, il ragazzo era presente al bar dove era anche Alice Neri. Molto probabilmente è riuscito ad entrare nella sua auto e a condurla nel luogo in cui ha consumato il delitto. La sua abitazione era proprio nelle campagne di Concordia.
Le forze dell’ordine hanno fatto una perquisizione nella casa, insieme all’avvocato d’ufficio. Ora i Carabinieri della stazione di Modena, sono sulle sue tracce. I due pare che non si conoscessero.
Il marito Nicholas Negrini sotto sua richiesta, nella giornata di venerdì, si è recato in Procura per essere ascoltato. I pm Claudia Natalini e Giuseppe Amara lo hanno ascoltato per circa un’ora.
Non si sa con esattezza ciò che si sono sono detti, ma dalle dichiarazioni del legale Luca Lugari, l’uomo ha risposto a tutte le domande. Alla fine, l’avvocato è uscito dall’edificio ed ha parlato anche con alcuni giornalisti.
Le dichiarazioni del legale del marito di Alice Neri
Ha risposto a tutte le domande, resta a disposizione qualora fosse necessario sentirlo nuovamente. Credo non ci siano ombre sulla sua posizione, mentre trovo l’ipotesi che si sia tolta la vita da escludere.
Siamo di fronte ad un mosaico con centinaia di tasselli che gli inquirenti stanno cercando di comporre e mettere insieme. Stanno lavorando giorno e notte per arrivare alla verità. Il mio assistito ha già confermato già quanto aveva riferito ai carabinieri, nell’immediatezza dei fatti, ha risposto in merito a tutti i suoi spostamenti.
Ha un alibi e stamattina abbiamo fornito ulteriori conferme sugli orari e sui vari spostamenti. Gli inquirenti ora cercheranno di colmare i buchi dei pochi minuti che ci sono. L’ipotesi del terzo uomo? Su questo preferisco non rispondere.