Giampiero Ventrone, storico preparatore atletico del calcio, è morto a 62 anni
Lutto nel mondo del calcio italiano e mondiale: si è spento per un malore improvviso Giampiero Ventrone, il preparatore dei campioni
Il mondo del calcio italiano, ma anche quello internazionale, hanno da pochissime ore appreso la sconvolgente notizia della scomparsa di un grandissimo personaggio. Giampiero Ventrone, preparatore atletico, che quest’anno faceva parte dello staff dell’allenatore e amico Antonio Conte al Tottenham, squadra londinese. Un malore nella notte lo ha portato via a soli 62 anni.
Il suo nome non è mai stato uno dei più risonanti, ma il suo lavoro lo ha reso comunque protagonista del mondo dello sport e del calcio italiano e mondiale degli ultimi decenni.
Giampiero Ventrone, vero e proprio guru della preparazione atletica professionistica, nella notte scorsa si è spento per un malore improvviso, a soli 62 anni.
A confermarlo fonti vicine al preparatore. Stando a quanto emerso, sembrerebbe che la causa del decesso sia stata una leucemia fulminante che non gli ha lasciato scampo.
Chi era Giampiero Ventrone
Nato a Napoli nel 1960, il nome di Giampiero Ventrone circola nel mondo del calcio da circa 30 anni.
Nel 1994, Luciano Moggi e la società bianconera della Juventus lo chiamò per ricoprire il ruolo di preparatore atletico della prima squadra. Quella corazzata guidata da Marcello Lippi e capitanata in campo da campioni del calibro di Gianluca Vialli, Fabrizio Ravanelli e un giovane Alessandro Del Piero.
Il suo lavoro, insieme ad una mentalità vincente forgiata dal resto dello staff, permise al club torinese di conquistare la Champions League nel 1996, ultimo trofeo europeo per i bianconeri.
È in quegli anni che gli venne affibbiato il soprannome di “Marine“, per sottolineare la durezza dei suoi allenamenti.
Il sodalizio tra Ventrone e la Juventus andò avanti fino al 2004. Successivamente lavorò per società come Bari, Ajaccio e Catania, prima di provare un’esperienza all’estero, in Cina, per il Jiangsu prima e per il Guangzhou allenato da Fabio Cannavaro poi.
Da quest’anno aveva deciso di tornare in Europa, nel calcio che conta, richiamato dal suo amico Antonio Conte. Quest’ultimo, che faceva parte di quella Juve del 1996 campionessa d’Europa, aveva deciso di affidarsi a lui per la sua nuova esperienza in Inghilterra con il Tottenham.
A inizio stagione si erano diffuse le foto della preparazione, che avevano colpito perché diversi giocatori erano stati immortalati in preda a malori per l’enorme fatica provata negli allenamenti.