Gianluca Vialli: dove si è tenuto il funerale e chi erano i presenti
Circa una trentina i presenti all'ultimo saluto di Gianluca Vialli, celebrato a Londra in forma strettamente privata
Come previsto e programmato da tempo, i funerali del grande Gianluca Vialli, scomparso lo scorso 6 gennaio a soli 58 anni per un tumore al pancreas, si sono tenuti in forma strettamente privata. Una trentina i presenti, tra familiari, ex compagni di squadra e gli amici veri, quelli che realmente gli hanno voluto bene in vita. La cerimonia si è tenuta a Londra.
Lo scorso 6 gennaio, la lotta di Gianluca Vialli si è interrotta nella maniera che nessuno avrebbe voluto, con la sua scomparsa all’età di soli 58 anni.
Nel 2017 aveva scoperto di avere una grave forma di tumore al pancreas, per il quale era stato operato e si era curato mettendo in campo tutto il suo coraggio e la sua forza.
Vialli ha dimostrato negli ultimi anni della sua vita, i più difficili, di essere un campione vero, un uomo vero. Non ha mai sottovalutato la malattia e l’ha affrontata con rispetto e tenacia fino alla fine.
Ovunque sia passato, da calciatore, allenatore, dirigente o commentatore sportivo, ha saputo lasciare il segno non solo per la sua immensa professionalità, ma anche per l’umanità, la saggezza e la personalità che ha sempre avuto.
Ed è per questo motivo che adesso che non c’è più, sono innumerevoli i messaggi e i gesti di affetto e stima che sta ricevendo.
Il funerale di Gianluca Vialli
Gianluca Vialli viveva a Londra fin da quando aveva giocato nel Chelsea. Lì ha conosciuto la moglie ed ha costruito la sua bellissima famiglia, che oggi insieme ai suoi tanti amici piangono per la sua scomparsa.
In questi giorni si è tenuto il funerale di Gianluca, nella capitale britannica per l’appunto, e in forma strettamente privata, come aveva espressamente chiesto che fosse lui stesso.
La cerimonia è durata quasi un’ora e i presenti erano circa 30. Tra loro ovviamente la moglie Cathryn White Cooper, le figlie Olivia e Sofia, gli altri parenti stretti e alcune delle persone a lui più care.
Ovviamente c’era il suo gemello del gol, Roberto Mancini, ma anche gli amici di una vita ed ex compagni di squadra Massimo Mauro e Ciro Ferrara e il presidente della FIGC Gabriele Gravina.
Dopo la funzione si sono ritrovati tutti nella casa di Gianluca per un paio d’ore. Segreto il luogo della sepoltura.