Gino Cecchettin torna a parlare di Filippo Turetta: ecco cosa ha rivelato il padre di Giulia 

Il discorso carico di emozione di Gino Cecchettin alla presentazione della Fondazione in onore di sua figlia Giulia: "Chissà quanti Filippo si nascondono ancora nelle scuole"

“Il dolore per Giulia mi accompagnerà per sempre”, confessa con commozione Gino Cecchettin, il padre di Giulia, tragicamente scomparsa per mano del suo ex fidanzato, Filippo Turetta. A parlare è un uomo che ha perso tutto ma che ha trovato la forza di reagire, non per se stesso, ma per fare del bene. Gino Cecchettin ha trasformato il suo straziante dolore in uno strumento di cambiamento, fondando una nuova organizzazione in memoria di sua figlia, la Fondazione Giulia Cecchettin.

Gino Cecchettin
Il padre di Giulia Cecchettin presenta la Fondazione intitolata alla figlia

Cecchettin, invitato dal Consiglio nazionale dell’Ordine dei Giornalisti a Roma nella sede di via Sommacampagna, ha raccontato l’impegno che lo guida:

“Ho deciso di concentrarmi su quest’ultimo, [il dolore], per non lasciare che svanisse nel rumore. Giulia mi mancherà sempre, ma non provo più nulla per Filippo, sono riuscito a togliermelo dalla mia vita”.
funerali Giulia Cecchettin

Una Fondazione per Giulia e per tutte le donne

La Fondazione Giulia Cecchettin è nata con uno scopo preciso: combattere la violenza di genere e creare una società più giusta e consapevole. Non ha scopo di lucro e si dedica a molteplici progetti: incontri di sensibilizzazione contro la violenza di genere, corsi di formazione per le scuole e borse di studio per incoraggiare le ragazze a intraprendere carriere nelle discipline STEM (scienze, tecnologia, ingegneria e matematica). L’istituzione di associazioni che si spendono attivamente in questo campo possono davvero fare la differenza e anestetizzare il dolore.

Gino Cecchettin guarda al futuro con speranza:

“Giulia era una ragazza che non si risparmiava mai nell’aiutare gli altri. Ho pensato che, se riuscirò a salvare anche solo una ragazza, avrò fatto qualcosa di buono e di utile. Mi sono ispirato a lei, a come avrebbe agito Giulia. Se riuscirò a salvare anche una sola ragazza, avrò reso onore alla memoria di Giulia.

Con la Fondazione, Cecchettin ha deciso di combattere affinché altre famiglie non debbano attraversare lo stesso inferno che ha vissuto lui. Una battaglia per una società dove il rispetto e la libertà siano al centro, e dove nessuna donna debba più temere di dire “no”. Non è solo il ricordo di Giulia a guidare Gino Cecchettin, ma la consapevolezza che molti altri giovani, come Filippo Turetta, potrebbero nascondersi dietro un’apparenza normale. Durante l’incontro con i giornalisti ha affermato con preoccupazione:

Fondazione Giulia Cecchettin

“Chissà quanti Filippo si nascondono ancora nelle scuole, tra ragazzi incapaci di accettare un no”

Per questo, uno dei focus della Fondazione è l’educazione: insegnare ai ragazzi il valore del rispetto reciproco, identificare e combattere comportamenti tossici e violenti prima che si trasformino in tragedie. I proventi del libro che Gino ha scritto in memoria della figlia serviranno a finanziare tali iniziative.

Gino Cecchettin

Per Cecchettin, la responsabilità di proteggere i propri figli è un dovere, ma anche la società deve fare la sua parte. L’educazione degli agenti di polizia, delle istituzioni e della coscienza collettiva sono fattori imprescindibili del cambiamento sociale che tali episodi sollevano. Il padre di Giulia è convinto che solo una società che investe nella formazione e nel confronto continuo possa arginare il fenomeno della violenza di genere:

“Dobbiamo costruire una nuova comunità basata sul rispetto della persona, e investire di più nella prevenzione e nell’educazione.”