Gino Lombardi ha ucciso la moglie e poi si è tolto la vita

A trovare i corpi senza vita di Gino Lombardi e sua moglie Svetlana Ghenciu, è stato il loro figlio di soli 16 anni

Un dramma familiare, l’ennesimo in Italia, si è consumato nei giorni scorsi a Rimini. Gino Lombardi, un uomo attualmente disoccupato, 50enne originario della Sicilia, avrebbe prima tolto la vita a sua moglie e poi avrebbe rivolto l’arma verso se stesso, premendo il grilletto. A trovare il corpo è stato il figlio 16enne della coppia.

Gino Lombardi e Svetlana Ghenciu morti

Nei giorni scorsi si è consumata l’ennesima strage familiare sul territorio italiano. Questa volta è successo a Rimini, in un appartamento di via Gambalunga, dove un uomo ha prima tolto la vita a sua moglie e poi si è suicidato.

Le vittime si chiamavano Gino Lombardi e Svetlana Ghenciu, erano sposati da molti anni e vivevano in quella casa insieme al loro figlio di 16 anni.

A fare l’amara scoperta sarebbe stato proprio il ragazzo, che forzando il portone d’ingresso ha visto i corpi senza vita dei suoi genitori sul letto in camera.

Il 16enne aveva trascorso un week end fuori con la sua fidanzata e ieri, tornando a casa, non è riuscito a rientrare nell’abitazione. Al citofono non ha risposto nessuno, così come al telefono.

Preoccupato, il giovane ha chiesto aiuto ai vicini che insieme a lui hanno forzato il portone. In camera, come detto, la straziante scoperta.

Il movente di Gino Lombardi

Gino Lombardi e Svetlana Ghenciu morti

Immediato l’arrivo delle autorità e dei soccorritori sul posto, ma per le due persone non c’era già più nulla da fare. Dopo una prima analisi, il medico legale ha potuto accertare che i decessi risalirebbero a 2 o 3 giorni prima, ossia sabato o domenica scorsi.

L’arma utilizzata da Gino lombardi è una pistola, regolarmene detenuta e denunciata.

L’uomo e la donna risulterebbero incensurati e i vicini, sentiti dagli inquirenti, avrebbero escluso che tra i due ci fossero attriti o rapporti conflittuali.

Gino Lombardi e Svetlana Ghenciu morti

Si indaga, dunque, per cercare di chiarire quale sia stato il movente che ha portato Lombardi a compiere un gesto così estremo.

Sulla dinamica ci sarebbero pochi dubbi. Il 50enne avrebbe prima sparato a sua moglie Svetlana, che era distesa sul letto, per poi puntare l’arma verso se stesso e premere il grilletto.

Il corpo dell’uomo era riverso su quello della donna e la pistola era ancora tra le sue mani.