Giorgio Perinetti a lutto per la morte della figlia Emanuela

Lutto tremendo per l'ex dirigente di Roma, Napoli e Juve Giorgio Perinetti: è morta, a soli 34 anni, la figlia Emanuela

Un lutto devastante ha colpito la famiglia di Giorgio Perinetti, attuale direttore tecnico dell’Avellino Calcio ed ex membro delle dirigenze di Roma, Napoli, Juventus e altre società di spicco del pallone italiano. La figlia Emanuela, di soli 34 anni, si è spenta per sempre dopo aver lottato con una brutta malattia.

Morta la figlia di Giorgio Perinetti

Ad annunciare la scomparsa di Emanuela è arrivato un comunicato diramato proprio dall’U.S. Avellino Calcio, al termine dell’incontro disputato nella serata di mercoledì 29 novembre, valevole per la Coppa Italia di Serie C, contro la Juve Stabia. Nella nota del club, si legge:

L’U.S. Avellino 1912 si unisce al dolore del proprio direttore dell’area tecnica Giorgio Perinetti, ed a tutta la sua famiglia, per la scomparsa della cara figlia Emanuela.

In segno di rispetto, la società si è chiusa in silenzio stampa e non ha rilasciato alcuna dichiarazione alla stampa nel post gara.

Emanuela Perinetti, figlia del direttore dell’area tecnica dell’Avellino Giorgio Perinetti, si è spenta a soli 34 anni per l’aggravarsi di una malattia con cui lottava da qualche tempo.

Morta la figlia di Giorgio Perinetti

Il papà le è stato vicino fino all’ultimo, quando il suo cuore si è fermato per sempre.

Emanuela aveva in un certo senso seguito le orme del papà nel mondo del calcio, laureandosi alla Luiss di Roma in Innovation Management e costruendo la sua carriera proprio nel mondo del pallone e del digital.

Chi è Giorgio Perinetti

Morta la figlia di Giorgio Perinetti

Nato a Roma il 17 gennaio del 1951, Giorgio Perinetti è diventato un nome ed una personalità molto nota e importante nel mondo del calcio italiano già in giovanissima età.

Nel 1972, a soli 21 anni, è entrato a far parte dello staff dirigenziale della Roma, prima in qualità di responsabile del settore giovanile e successivamente nel ruolo di direttore sportivo.

Nel 1987 si trasferisce al Napoli, Anche qui ricopre prima il ruolo di responsabile del settore giovanile e poi quello di direttore sportivo. Nel 1991 è stato lui a comunicare a Diego Armando Maradona la prima squalifica per uso di cocaina.

Dopo una breve esperienza al Palermo ed una seconda alla Roma, passa alla Juventus in qualità di responsabile del settore giovanile.

Negli anni a seguire farà parte dello staff dirigenziale di altri club prestigiosi come Siena, Bari, Venezia, Genoa e Brescia. Nel 2023 approda all’Avellino per ricoprire sempre il ruolo di direttore dell’area tecnica.