Giornata a lago si trasforma in tragedia: due giovani ragazzi annegati morti annegati. Cos’è successo
I ragazzi avevano deciso di noleggiare un pedalò presso uno degli stabilimenti locali, poi hanno cominciato a tuffarsi.
Ancora un dramma in questo finale d’agosto, ancora una volta durante un’innocua permanenza nei pressi di uno specchio d’acqua per rinfrescarsi. Il caldo estivo, anche quest’anno, ha aggredito, più che mai per la verità, tantissime città della Penisola italiana, molte persone si sono riversate in vacanza dove potevano per trovare refrigerio. Stavolta, però, due ragazzi hanno trovato solo la beffa, la tragedia.
Due ventenni, originari del Burkina Faso, sono stati tragicamente trovati senza vita nelle acque del lago di Castel Gandolfo, vicino Roma. Tutto ha avuto inizio quando uno dei due ragazzi, dopo essersi tuffato, non è più riemerso. Da qui, una catena di eventi che ha portato alla drammatica fine di entrambi i ragazzi.
L’altro, infatti, nel tentativo disperato di soccorrere l’amico, si è immerso a sua volta, ma anche lui non è riuscito a tornare in superficie. Un terzo giovane, che era con loro, è tornato a riva completamente nel panico e ha lanciato subito l’allarme. Siamo nelle prime ore del pomeriggio, poco prima delle 16.
I tre ragazzi sono ospiti di un centro di accoglienza nei Castelli Romani, avevano trascorso il pomeriggio passeggiando e girando nella zona in monopattino, rimanendo perlopiù lungo le rive del lago. Avevano poi deciso di noleggiare un pedalò presso uno degli stabilimenti locali. Una volta raggiunto il centro del lago, hanno cominciato a tuffarsi, come farebbe un qualsiasi gruppo di amici al mare.
Non appena il primo ragazzo non è riemerso, avendo evidentemente un problema con la capacità di nuotare, forse a causa di un malore, il secondo si è lanciato in acqua per tentare di salvarlo, ma neanche lui è tornato più a galla. Entrambi sarebbero incappati nella stessa bizzarra dinamica che li ha tirati sul fondo del lago. Una serie di eventi terribilmente tristi e sfortunati, uno dopo l’altro.
Sul luogo della tragedia sono intervenuti i carabinieri di Castel Gandolfo, la polizia, i vigili del fuoco e i volontari della protezione civile. I sommozzatori dei vigili del fuoco hanno scandagliato le acque del lago per circa due ore. Infine, i corpi dei due ragazzi sono stati ritrovati. Una particolare corrente del lago avrebbe spinto i ragazzi in profondità, ma è tutto ancora da chiarire. Le salme dei due ventenni sono state trasferite nella camera mortuaria del nuovo ospedale dei Castelli, a disposizione della Procura di Velletri.