Giovane mamma muore per un ritocco al seno: era sopravvissuta tempo fa a un tentato femminicidio
L'ex era appena stato condannato per il tentato omicidio
Qualche tempo fa era sopravvissuta miracolosamente a un tentato femminicidio. Proprio in questi giorni l’ex compagno era stato condannato per aver tentato di ucciderla. Purtroppo, però, il destino le ha riservato uno scherzo crudele. La giovane mamma muore per un ritocco al seno per tirare un po’ su il decollete.
Samantha Migliore è morta a soli 35 anni, in ospedale a Baggiovara, in provincia di Modena, in Emilia Romagna. I sanitari hanno cercato di salvarle la vita, dopo che si era recata da una donna estetista per fare una puntura che doveva sollevarle un po’ il seno.
Non si sa se la donna conoscesse la sedicente professionista che l’ha ridotta in fin di vita. La giovane mamma ha avuto un malore davanti al marito e ad alcuni famigliari che si trovavano con lei. I soccorritori hanno tentato il tutto per tutto ma la 35enne è morta dopo l’arrivo in ospedale.
La donna che le ha fatto quella puntura si è data alla fuga dopo aver saputo che la donna era morta. I Carabinieri di Maranello e di Modena si sono subito messi sulle sue tracce. Nessuno sa ancora cosa sia successo e quale farmaco sia stato iniettato e in quante dosi.
Non si sa ancora cosa sia successo. Secondo quanto riportato dal marito che era al suo fianco e che ora è sotto choc la 35enne ha avuto il malore subito dopo un’infiltrazione di silicone. Per lei non c’è stato niente da fare e ora si attende il risultato dell’autopsia per capire la causa della morte.
Giovane mamma muore per un ritocco al seno, la sedicente estetista è ancora in fuga
Samantha Migliore era sopravvissuta al tentato femminicidio da parte dell’ex compagno che le aveva sparato alla testa. Lunedì l’uomo era stato condannato in Appello per tentato omicidio. Poi la morte improvvisa della donna dopo un trattamento estetico ha lasciato tutti nel dolore.
La sedicente estetista dovrà rispondere ora di omicidio colposo o di reato di morte come conseguenza di altro reato, perché potrebbe non avere i permessi per esercitare la professione. È anche accusata di omissione di soccorso.