Giulia Cecchettin morta per la perdita di sangue: i primi risultati dell’autopsia
Arrivati i primi risultati dell'autopsia eseguita sul corpo di Giulia Cecchettin: è morta per la perdita di sangue
Nella giornata di oggi, venerdì 1 dicembre si è svolta l’autopsia sul corpo di Giulia Cecchettin. L’esame è durato circa 7 ore e da quest’ultimo sono emersi dettagli davvero importanti per le indagini ed anche per poter avere un quadro completo della situazione.
Filippo Turetta invece, è con il pm dentro la casa circondariale di Verona, da circa 5 ore. Si sta tenendo il suo interrogatorio e probabilmente sta rispondendo a tutte le domande, a differenza del Gip, che ha scelto di avvalersi della facoltà di non rispondere.
Giulia Cecchettin purtroppo è deceduta a causa dei fendenti che il suo ex fidanzato le ha inferto. A dare informazioni su questo esame, è proprio il quotidiano La Presse, che ha spiegato cosa è emerso dall’autopsia.
Il medico legale, insieme ai consulenti di entrambi le parti sta eseguendo ancora questo esame. Per avere la situazione completa, hanno anche eseguito prima una Tac sulla salma della 22enne.
Dalle prime notizie venute fuori in queste ultime ore, Giulia è deceduta a causa della perdita di sangue, per i fendenti che Turetta le avrebbe inferto. Ciò vuol dire che ha perso la vita durante la lite, quando le ha reciso la aorta.
Quasi sicuramente, quando ha abbandonato il corpo nella zona boschiva vicino al lago di Barcis, era ormai già deceduta. Il medico ed anche i consulenti ora sono ancora all’interno della struttura, per fare tutti gli accertamenti del caso.
Il delitto di Giulia Cecchettin
I due ex fidanzati dalla sera dell’11 novembre, dopo essere usciti per andare al centro commerciale, ma non hanno mai fatto rientro a casa. Il padre allarmato, il giorno successivo, intorno alle 13.30, ha sporto una denuncia di scomparsa della figlia.
Tuttavia, è solo nella tarda mattina di sabato 18 novembre, che le forze dell’ordine hanno ritrovato il corpo della 22enne, vicino al lago Barcis. Giulia purtroppo ha perso la vita a causa delle percosse e dei circa 26 fendenti che l’ex fidanzato le ha inferto.
Filippo Turetta invece, ha iniziato una fuga che si è conclusa la sera di quello stesso giorno, in Germania. Era fermo sull’autostrada che porta a Lipsia, senza benzina. Solo nella giornata di sabato 15 novembre, è tornato in Italia ed ora si trova rinchiuso nella casa circondariale di Verona. Al momento è sotto interrogatorio con il pm, da circa 5 ore.