Giuseppe Conte rassegna le dimissioni: la risposta di Mattarella
Giuseppe Conte ha rassegnato le proprie dimissioni al Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. L'invito del capo di Stato è di rimanere per il disbrigo degli affari correnti
Giuseppe Conte ha rassegnato le dimissioni. Stamattina, intorno alle ore 9, ha raggiunto Palazzo Chigi per l’ultimo Consiglio dei ministri giallorosso, dove ha comunicato la sua decisione di lasciare la carica. In una nota del Quirinale si legge che il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, si è riservato di decidere e ha invitato le istituzioni a rimanere in carica per il disbrigo degli affari correnti. Da domani pomeriggio le consultazioni per la formazione del nuovo esecutivo. A comunicarlo il segretario generale del Quirinale, Ugo Zampetti.
Giuseppe Conte: le dimissioni al Colle
Alla sua ormai ex squadra di lavoro ha detto grazie, per ogni giorno passato fianco a fianco. In risposta, i capi delegazione delle forze di maggioranza, Alfonso Bonafede (M5S), Dario Franceschini (Pd) e Roberto Speranza (Leu) hanno invocato sostegno e compattezza. Poi un lungo applauso ha chiuso il Cdm. A mezzogiorno la seconda tappa della giornata di Giuseppe Conte: puntuale è salito al Colle per formalizzare le dimissioni, aprendo, pertanto, una delicata crisi di Governo.
Avvio alle consultazioni lampo
Da questo momento in avanti, tutti gli scenari che dovrà esaminare il capo di Stato sono possibili.
Prima, però, Sergio Mattarella darà avvio alle consultazioni lampo con ciascuna delle forze politiche, di reincarico al premier uscente per un “ter”, come auspicano M5s, Pd e Leu, fino all’estrema soluzione dello scioglimento delle Camere.
Una soluzione in tempi stretti
Sul leader di Italia Viva Matteo Renzi solo un breve commento della vicepresidente del Pd, Deborah Serracchiani. Nessuno – ha dichiarato – può porre veti a nessuno e in politica mai dire mai. Nel mentre, l’avvocato è chiamato a trovare una soluzione in tempi stretti. Le prossime 48 ore le spenderà nel tentativo di sopravvivere pure a tale crisi.
Giuseppe Conte: la nascita di un gruppo di “costruttori” per la “salvezza nazionale”
Sa di avere appena due giorni per favorire la nascita di un gruppo di “costruttori” e ricevere l’incarico di costituire un esecutivo di “salvezza nazionale”. Assicura di avere personalmente parlato con dodici responsabili. Ma è al contempo consapevole di come nessuno sia finora uscito allo scoperto. Se non dovessero manifestarsi alla luce del sole prima di mercoledì pomeriggio, la missione diventerà quasi impossibile.