Giuseppe Pedrazzini: le accuse della moglie verso figlia e genero
Marta Ghilardini ha dichiarato che nel momento in cui il genero ha gettato Giuseppe Pedrazzini nel pozzo, c'era anche il nipotino 12enne
Sono dichiarazioni molto forti quelle rilasciate da Marta Ghilardini ai giornalisti de La Vita in Diretta. La moglie di Giuseppe Pedrazzini ha infatti raccontato che l’idea di gettare nel pozzo suo marito, è stata di suo genero Riccardo Guida. Ora la donna, sua figlia Silvia e il marito di quest’ultima sono indagati per il reato di omicidio preterintenzionale.
Sono settimane cruciali per quanto riguarda le indagini e il processo legato al decesso di Giuseppe Pedrazzini, il pensionato 77enne di Cerré Marabino di Toano rinvenuto privo di vita all’interno di un pozzo agricolo lo scorso 12 maggio 2022.
Negli ultimi giorni sono stati resi noti i risultati dell’esame autoptico svolti sull’anziano. L’autopsia ha accertato che il suo decesso è avvenuto per cause del tutto naturali. Esclusa quindi l’ipotesi di omicidio.
Fin dal giorno successivo al ritrovamento di Pedrazzini, gli inquirenti avevano iscritto nel registro degli indagati tre persone: la moglie dell’anziano, Marta Ghilardini, la figlia Silvia Pedrazzini e il marito di quest’ultima, Riccardo Guida.
Sebbene ora sia stato escluso il reato di omicidio volontario, resiste quello di omicidio preterintenzionale. Questo perché gli inquirenti credono che i tre abbiano tenuto rinchiuso e in condizioni riprovevoli l’anziano nei mesi precedenti al decesso.
Le parole della moglie di Giuseppe Pedrazzini
La Vita in Diretta è tornata ad intervistare Marta Ghilardini, che attualmente ha un obbligo di firma e di dimora. La signora ha in parte confermato quanto già detto in passato e in parte fornito nuovi dettagli.
Ha ribadito che suo marito è defunto tra le sue braccia l’8 marzo del 2022 e che a decidere di gettarlo nel pozzo è stato suo genero Riccardo. Marta ha dichiarato che ad assistere alla scena, c’era anche il suo nipotino di 12 anni.
Io e mio nipote 12enne abbiamo visto il momento in cui hanno avvolto mio marito in un telo e poi lo hanno trascinato in un pozzo.
Le accuse contro Guida e sua figlia Silvia continuano ad essere forti:
Loro non lavoravano e vivevano con i nostri soldi. Per questo hanno avuto questa idea.
La signora Ghilardini ha parlato in fine della sua paura: “Non potevo fare nulla, avevo paura che mi facesse del male. Ero tra l’incudine e il martello“.