“Ho deciso di scrivere le mie ultime parole” La lettera che Sammy Basso ha scritto per il suo funerale: le sue parole commuovono
"Se state leggendo queste parole, significa che non faccio più parte del mondo dei vivi". A parlarci in questa lettera è proprio lui, Sammy Basso
Sammy Basso soffriva dalla nascita della progeria, malattia che implica un invecchiamento precoce dell’organismo. Non stupisce che il 28enne si fosse preparato al giorno della sua morte, sopraggiunta la scorsa domenica mentre stava festeggiando il matrimonio di amici.
Il giovane ricercatore, conosciutissimo perché una delle rarissime persone al mondo che portava avanti la lotta contro la sua malattia rara, è stato ricordato con grande affetto. Durante i funerali a Tezze sul Brenta è stata letta una lettera scritta da Sammy stesso.
Il testo è arrivato integralmente sulle pagine del quotidiano ‘Avvenire’. Inizia così, con grande realismo e serenità: “Se state leggendo queste parole, significa che non faccio più parte del mondo dei vivi, o almeno, non in quello che conosciamo”. A parlarci in questa lettera è proprio lui, Sammy Basso. A proposito dell’occasione in cui risuonano le sue parole, scrive il giovane:
Una delle cose che più mi angosciava era proprio il pensiero dei funerali. Non perché ci fosse qualcosa di sbagliato: dare l’ultimo saluto ai propri cari è una delle espressioni più poetiche dell’umanità. Tuttavia, pensare al mio funerale mi faceva soffrire per due motivi: il fatto di non poter essere presente e salutare chi amo, e non poter consolare chi mi era vicino.
Sammy, ringraziando chiunque si stia occupando della attenta lettura delle sue ultime parole, ci tiene ad assicurare che ha vissuto la sua vita “con gioia, senza eccezioni, come un semplice essere umano”. Ci sono stati, come afferma nella lettera, momenti felici, ma anche difficoltà.
La progeria ha segnato profondamente la mia esistenza, ma era solo una piccola parte di ciò che sono. Anche se ha influenzato molte delle mie scelte, non ha mai definito del tutto la mia vita. […] Vi prego di non dire che ho perso una battaglia. Non c’è stata nessuna lotta. C’è stata solo una vita da vivere, con i suoi ostacoli ma anche con la sua bellezza.
Da bambino Sammy sognava di diventare una persona citata nei libri di storia, in generale una personaggio che sarebbe stato ricordato, ma si trattava, come dice lo stesso 28enne, un “desiderio sciocco”. La lettera di Sammy è anche una riflessione sull’amore:
La gloria e la fama sono cose effimere, ma l’amore che lasciamo è eterno, perché viene da Dio. Non mi sono mai pentito di aver amato così tante persone nella mia vita, anche se avrei voluto amare ancora di più. […] Amate chi vi circonda, perché i nostri compagni di viaggio non sono il mezzo, ma il fine.
Con grande ironia ma anche con una notevole dose di saggezza, Sammy continua a parlare della sua visione della vita. Secondo lui, infatti, il compito di ognuno “non è solo trovare il positivo, ma crearlo”. La sua lettera si chiude con un messaggio di serenità verso la morte. “Brindate alla mia salute, ricordatevi di me con allegria, perché ho sempre amato stare in compagnia”. Con straordinaria semplicità, il 28enne termina la lettera quasi a volerci sorridere e consolare:
Ora vi saluto, e vi dico che non avrei potuto immaginare la mia vita senza di voi. Se potessi scegliere, rifarei tutto, accanto a voi. E domani, il sole sorgerà ancora…