Hugh Hudson, regista premio Oscar, è morto a 86 anni
Il mondo del cinema britannico e internazionale dicono addio a Hugh Hudson: nel 1981 diresse il film premio Oscar "Momenti di Gloria"
Il mondo del cinema britannico e internazionale hanno da poco appreso la triste notizia della scomparsa di un grandissimo regista. Si tratta di Hugh Hudson, che se ne è andato all’età di 86 anni, mentre era ricoverato al Charing Cross Hospital di Londra e dopo aver lottato per alcuni mesi con una brutta malattia.
Il cinema internazionale dice addio ad uno dei registi più apprezzati, che dopo aver lottato per un breve tempo con un brutto male, si è arreso nella giornata di venerdì 10 febbraio al Charing Cross Hospital di Londra.
A darne il triste annuncio ci ha pensato la sua famiglia, che oltre a chiedere privacy in questo momento così delicato, ha ricordato Hugh per lo splendido uomo, regista, marito e padre che è sempre stato.
Hudson ha lasciato l’attuale moglie, l’attrice Maryam D’Abo, il figlio Thomas e la prima moglie, madre di suo figlio, la pittrice Susan Caroline Michie, con la quale aveva mantenuto un ottimo rapporto anche dopo la separazione.
La carriera di Hugh Hudson
La carriera di Hugh Hudson è iniziata nel 1981, quando ha diretto il documentario Fangio, una vita a 300 all’ora. Ha realizzato anche diversi spot pubblicitari.
Nel 1982, al suo secondo lavoro, raggiunge l’apice del suo successo. Dirige il film Chariots of Fire, Momenti di Gloria, che racconta attraverso dei flashback la storia di Eric Liddell e Harold Abrahams, due velocisti britannici, uno scozzese e l’altro inglese, che parteciparono alle Olimpiadi di Parigi del 1924.
La pellicola fece il pieno di premi e riconoscimenti, tra cui ben quattro premi Oscar. Uno come Miglior Film, uno per la Miglior Colonna Sonora Originale, uno per la Miglior Sceneggiatura e uno per i Miglior Costumi, curati dall’italiana Milena Canonero.
Il regista riscosse un grande successo anche nel 1984, quando diresse Greystoke – La leggenda di Tarzan, il signore delle scimmie. In quel caso fu anche il produttore.
Il regista ha poi diretto due film presentati al Festival di Cannes: Lost Angels del 1989 e Sognando l’Africa del 2000. In quest’ultimo recitava Kim Basinger.
Nel 2014 e nel 2022 ha lavorato anche come sceneggiatore, per due film diretti dal regista e documentarista italiano Brando Quillici. I titoli dei film sono Il Mio Amico Nanuk e Il Ragazzo e la Tigre.