I dolori all’addome, poi la tragedia, Donata lascia il marito e quattro figli. Ora è stata avviata un’indagine: cosa è successo
Dopo aver riscontrato una grave infiammazione, Donata è stata da subito monitorata. In ospedale, però, la situazione è precipitata.
Scuote ancora la vicenda di una donna che è deceduta in ospedale in circostanze ancora da verificare e per cui è stata aperta un’indagine. La tragedia di Donata Giacometti, donna di 45 anni, mamma di quattro figli e altri due in affido, ha scioccato la comunità di Vicenza. In molti la conoscevano per il suo impegno nel sociale all’interno della comunità “Papa Giovanni XXIII”, un centro giovanile aggregativo.
Donata è deceduta il 9 giugno, quindi quasi due mesi fa, ma il caso sta facendo discutere, soprattutto per quello che stanno ricostruendo le autorità circa il suo decesso. La donna, infatti, è morta dopo un trasferimento tra ospedali. La procura ha avviato da poco un’indagine per omicidio colposo date le circostanze dubbie in cui è avvenuta la tragedia.
Il 7 giugno, Donata ha iniziato a lamentare dolori addominali acuti e intorno alle 11 è stata trasportata d’urgenza all’ospedale San Bortolo di Vicenza. Con il dolore intenso che non si placava, Donata ha dovuto attendere oltre cinque ore per una visita. Con il peggioramento della situazione, il marito ha contattato un medico dell’ospedale di San Bonifacio, che aveva già curato Donata in passato. Così, è stata trasferita in un’altra struttura.
Intanto, all’ospedale San Bartolo, gli esami del sangue avevano evidenziato valori problematici, suggerendo una possibile appendicite, un’ipotesi che però stata esclusa dai medici. Al San Bonifacio, invece, è stata subito riscontrata una grave infiammazione e Donata è stata da subito monitorata. Il giorno successivo, la situazione è precipitata.
Il peggioramento repentino ha costretto i sanitari a portare la donna d’urgenza in sala operatoria, ma purtroppo è deceduta alle 5 del mattino del 9 giugno. Probabilmente si è trattato di una setticemia, in pratica un’infezione che si è allargata al punto da coinvolgere anche il sangue. Il marito di Donata, Valerio Infanti, poco dopo, ha presentato un esposto in procura, portando all’apertura di un’indagine per omicidio colposo.
La procura ha acquisito i documenti necessari dall’ospedale San Bartolo per determinare le cause del decesso. L’avvocato Gianluca Tencati, che rappresenta la famiglia di Donata, dichiara: “A nostro parere ci sono state negligenze e mancanze durante il periodo trascorso al San Bortolo. […] Non cerchiamo vendetta, ma solo giustizia”.