I funerali di Mariolina e Alessandra nella Chiesa Madre di Santo Stefano di Camastra
Ieri, nella Chiesa Madre di Santo Stefano di Camastra, si sono tenute le esequie per la morte di Mariolina e sua figlia Alessandra
Nel pomeriggio di ieri, giovedì 3 giugno, tutta la comunità di Santo Stefano di Camastra si è riunita per dare l’estremo saluto a Mariolina Nigrelli e Alessandra Mollica. Mamma e figlia sono morte lo scorso sabato e a trovare i loro corpi impiccati ad una trave della casa di campagna era stato Maurizio, marito e padre delle due.
Sarà difficile riprendersi da uno shock simile. Una mamma giovane, di soli 40 anni, e sua figlia, che di anni ne aveva 14, sono morte entrambe lo scorso sabato 29 maggio.
L’autopsia, svolta nei giorni scorsi, ha confermato che la morte di Mariolina Nigrelli e Alessandra Mollica è avvenuta per asfissia conseguente all’impiccagione.
Ieri si sono tenuti i funerali nella chiesa madre di Santo Stefano di Camastra, il piccolo comune nel messinese in cui le due vivevano. A celebrare le esequie, monsignor Guglielmo Giombacco, che ha provato ad esprimere a parole il profondo dolore che ha colpito non solo la famiglia e i cari delle vittime, ma anche tutta la comunità.
La morte di Mariolina e Alessandra ci ha colti di sorpresa. Siamo qui in tanti con il nostro carico di dolore, con le vostre domande, con i nostri silenzi, con le nostre lacrime perché in Mariolina e Alessandra possano vivere la vita piena in Dio.
In questi giorni di profondo dolore abbiamo bisogno di silenzio di preghiera, di riflessione, perché simili tragedie non accadano più. Restiamo vicini con l’affetto e la solidarietà a tutta la famiglia di Maurizio, della mamma e di tutti i familiari, perché essi non si sentano da soli.
Le parole del sindaco di Santo Stefano
Ha voluto parlare anche Francesco Re, primo cittadino di Santo Stefano di Camastra. Ha a sua volta espresso tutto il cordoglio, a nome suo e a nome di tutta la cittadinanza.
Nell’immenso dolore, il sindaco ha voluto augurarsi che questa immane tragedia serva almeno ad unire tutti. Si augura che queste tragiche morti servano a insegnare a tutti che insieme, con il lavoro quotidiano, si può costruire una società ed una comunità in grado di essere più forte, più solidale, capace di non lasciare indietro più nessuno.