I genitori di Michelle Causo sono convinti che il 17enne non possa aver fatto tutto da solo: “Ci deve essere un complice”
Quel ragazzo debole e magro non può aver fatto tutto solo. Questo è ciò che pensano i genitori di Michelle Causo, uccisa a 17 anni
I familiari di Michelle Causo sono convinti che il 17enne non possa aver fatto tutto da solo e che qualcuno lo abbia aiutato a disfarsi del corpo senza vita della loro amata bambina.
Dalle indagini, per ora, non sono emersi elementi che possano portare ad un presunto complice. Secondo le autorità, quella mattina Michelle Causo si è recata a casa del 17enne. Erano solo amici e non è chiaro il perché si siano incontrati. Michelle aveva un fidanzato e tanti tanti amici, per i quali era sempre presente e pronta a dare il suo aiuto.
Aveva rassicurato la famiglia, sarebbe tornata poco prima di pranzo e avrebbe cucinato per nonno Elio. Quel nonno che aveva perso da poco la moglie e a cui lei era molto legata. Tuttavia, non ha mai fatto rientro e quando i suoi genitori l’hanno chiamata, non ha risposto al telefono.
La mamma ha raccontato di aver conosciuto il ragazzo che ha messo fine alla vita di sua figlia. Sapeva che erano solo amici e le era parso educato e tranquillo, forse un po’ troppo. Ora è convinta che non possa aver fatto tutto da solo. Mingherlino e magro, come avrebbe fatto a disfarsi di Michelle?
Quel ragazzo non può aver fatto tutto da solo, ci deve essere un complice. Me l’hanno massacrata, ora voglio solo giustizia. L’ho incontrato due o tre volte, un ragazzo molto educato, più del dovuto. Un ragazzo debole, tanto che dissi a mia figlia quant’è carino. Mercoledì è uscita di casa alle 11 e già all’una meno dieci non riuscivamo a rintracciarla. Aveva il telefono staccato.
I due genitori sono certi che Michelle non avrebbe mai discusso per soldi, aveva un cuore grande. Pensano che possa averlo respinto e che lui non l’abbia accettato. Aveva un ragazzo da circa due anni, che ora è disperato.